interviste

Rosina alla Fiera del Libro

di Paolo Morelli

Ieri pomeriggio, anche Alessandro Rosina ha preso parte alla Fiera del Libro. Presso lo stand della Cairo Editore, si è concesso a fan e giornalisti prima della presentazione...

Redazione Toro News

di Paolo Morelli

Ieri pomeriggio, anche Alessandro Rosina ha preso parte alla Fiera del Libro. Presso lo stand della Cairo Editore, si è concesso a fan e giornalisti prima della presentazione del libro dal titolo “Chiudi gli occhi” di Silvana Giacobini, fissata per le 18.30. Qualche domanda tra un autografo e l’altro.Alessandro, Cairo ti ha definito l’intellettuale della squadra, qual è il tuo rapporto con la lettura?“Ringrazio il presidente, ma in realtà non sono proprio un “topo di biblioteca”. La lettura è per me un modo per scaricarmi dalle tensioni di tutti i giorni, i libri sono un luogo di fuga, a volte anche dal calcio.”Visto uno dei tuoi soprannomi, “Il piccolo Principe”, ti è mai venuta la curiosità di leggere il libro che porta questo titolo?“Ad essere sincero è un libro che non conoscevo. Però adesso la curiosità è tanta, credo proprio che lo leggerò.”Nell’amichevole di oggi (ieri, ndr) hai segnato un gran gol e abbiamo visto una squadra molto sciolta. È un bel momento per lo spogliatoio?“Oggi mi sentivo veramente bene, i giorni nei quali si è così lucidi non sono mai tantissimi. Oggi la squadra nel complesso ha fatto molto bene perché la vittoria col Napoli ci ha fatto tirare un grande sospiro di sollievo. La serenità nello spogliatoio è una conseguenza delle vittorie, noi siamo pronti per Livorno.”Temete la motivazione fortissima degli amaranto?“Si, un po’. Loro devono vincere per forza, a tutti i costi, e si giocheranno tutte le carte a loro disposizione. Ma noi avevamo già messo in preventivo di combattere ad ogni partita, anche contro squadre apparentemente meno motivate, come ad esempio il Napoli, soprattutto per non avere rimpianti di alcun tipo.”Cosa ha significato per te quel rigore segnato al Napoli?“Sicuramente è stato molto importante, l’ho calciato con scioltezza. Poi qui a Torino non abbiamo mai avuto rigori a favore, anche per questo mi sono presentato sul dischetto con tanta convinzione.”Cairo ha detto che non ci sarà nessuna rivoluzione, sei contento di questa scelta della dirigenza?“Con la dirigenza ho degli splendidi rapporti anche al di là del calcio, quindi queste parole mi hanno fatto molto piacere. Penso che la rivoluzione non si renda necessaria perché toccava alla squadra reagire in modo decisivo alla classifica. Il presidente saprà come muoversi. Io penserò a salvarmi col Toro, è questo che conta adesso.”Ti trovi bene con De Biasi?“Certamente. Ma mi trovavo bene anche con Novellino, ed anche con Zaccheroni.”