di Davide Agazzi
interviste
”Sassuolo e Torino, senza costanza non si va da nessuna parte!”
di Davide Agazzi
Accomunate da un inizio di stagione deludente, Torino e Sassuolo devono rialzare la testa. La dodicesima giornata di Serie B ha visto entrambe le squadre vincere davanti ai...
Accomunate da un inizio di stagione deludente, Torino e Sassuolo devono rialzare la testa. La dodicesima giornata di Serie B ha visto entrambe le squadre vincere davanti ai propri tifosi, ridando speranze alle due società. Abbiamo intervistato Nereo Bonato, direttore generale del Sassuolo, che ci esprime la sua opinione sul campionato in corso e descrive le tre anomalie di questo campionato: Torino, Sassuolo e Novara.
Sconfiggere il Siena all’ultimo secondo e tornare alla vittoria, era quello che ci voleva?
“Per noi è stata una grande boccata d’ossigeno. E’ stato veramente importante, per i ragazzi e per tutta la società. Battere una squadra come il Siena è stato un segnale positivo, soprattutto dopo il nostro avvio di stagione deludente. Non dobbiamo dimenticare che prima di lunedì sera eravamo ultimi e che questa vittoria deve essere solo un punto di partenza.”
L’anno scorso Torino e Sassuolo disputavano i play-off, quest’anno stanno trovando entrambe molte difficoltà.
“E’ vero, ma parliamo di due realtà completamente diverse. Noi, l’anno scorso abbiamo disputato una grande annata, quest’anno abbiamo avuto parecchi problemi e soprattutto troppi infortuni. Partendo da Rea, che è tornato dopo un anno di inattività, Donazzan, Catellani e Noselli. Tutti giocatori molto importanti nel nostro scacchiere. Non stiamo ottenendo quello che speravamo, ma probabilmente è un passaggio. Forse ci siamo seduti troppo sugli allori.”
Mentre il Toro?
“Il Torino è una grande realtà del nostro calcio. Questa squadra ha cambiato moltissimo, molti giocatori sono arrivati negli ultimi giorni di calciomercato, senza avere avuto il tempo di integrarsi al meglio. Quello del Torino è un ambiente difficile, la società è sempre contestata, vive male la Serie B. Bisogna però sottolineare che questa squadra ha un organico molto importante per la categoria, basti pensare ad un giocare come Bianchi, che in Serie B sta un po’ stretto.”
Tolte Torino e Sassuolo, le altre grandi del campionato cadetto stanno rispettando le aspettative. E poi c’è il Novara.
“Il Novara è stata la vera grande rivelazione di questo campionato, anche se già l’anno scorso aveva fatto vedere grandi cose. Bisogna solo fare i complimenti a questa squadra, capace di raccogliere tanti punti esprimendo un grande calcio. Riescono a conciliare un’ottima tenuta fisica ad una buona tecnica, una combinazione letale. Mi ricorda il Modena della doppia promozione, che dal 2000 al 2002 passò dalla C alla serie A. Inoltre, non credo che il sintetico, di cui tanto si parla, sia un vantaggio per questo Novara. Hanno dimostrato di saper vincere sia in casa che fuori.”
La prossima partita è sempre la più importante, avrete di fronte l’Albinoleffe di Mondonico.
“Affrontiamo la squadra di un grande allenatore. Mondonico è uno dei mister più esperti del campionato, conosce la categoria ed è sempre una brutta gatta da pelare. Siamo entrambe a dodici punti in classifica e non vogliamo perdere ulteriore terreno. Noi dobbiamo trovare la giusta continuità e cercare di fare punti per uscire dalla zona bassa della classifica.”
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