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interviste
”Segnare alla Juve all’ultimo minuto non ha prezzo”
di Alessandro Brunetti
Se gli Allievi Nazionali di Longo possono guardare tutte le altre squadre dall’alto, una parte del merito va sicuramente ascritto a Piergiorgio Modini. Attaccante, una vita nel Torino, da 12 stagioni serve la causa granata con grinta, passione e soprattutto gol. Gol pesanti , pesantissimi, come quello messo a segno nel recupero contro la Juventus con un gran giocata, subentrando ad una manciata di minuti dalla fine. Eh sì, perché Piergiorgio, oltre ad una grande tecnica, possiede questa grande capacità di farsi trovare sempre pronto, quando è stato chiamato in causa dal tecnico. Disponibilità, sacrificio e grande umiltà, caratteristica, quest’ultima, che emerge anche dalle parole di questa intervista, rilasciata a Toro News ai margini di un allenamento sui campi del Robaldo.
A Modini chiediamo subito un commento sull’esaltante stagione che sta vivendo con la squadra e con mister Longo..
“E’ una stagione molto positiva, stiamo lavorando bene sia sul piano fisico che su quello tattico. Siamo disposti molto bene in campo e speriamo di continuare così. Possiamo arrivare alle fasi finali, ma anche ambire alla vittoria del campionato. Solo bisogna mantenere un profilo basso e rimanere umili”.
Quali sono gli obiettivi di squadra e quali quelli personali per questa stagione? Punti ad un determinato bottino di gol?
“Come collettivo è logico che l’obiettivo è quello di vincere il campionato e arrivare più in alto possibile. Personalmente, invece, spero di fare bene per la squadra e rendermi utile al mister, tutto qui”
Tu sei stato l’eroe del derby di tre settimane fa. Cosa significa per te, che vesti la maglia granata da 12 stagioni, segnare il gol decisivo nel recupero contro la Juventus?
“Segnare all’ultimo minuto contro la Juventus non ha prezzo. Devo ringraziare il mister che mi ha dato l’opportunità di giocare e farmi entrare nel finale di gara.”
C’è un attaccante in particolare o un modello di attaccante a cui ti ispiri?
“Non ce n’è uno in particolare, li guardo tutti e da ognuno cerco di imparare qualcosa”.
E della prima squadra del Torino, chi ti piace di più?
“Adesso è arrivato Gabionetta, penso sia uno dei giocatori tecnicamente più rappresentativi del Torino. E mi piace anche Antenucci”.
Hai un modo particolare con cui ti concentri prima della partita? Ascolti musica? Di che tipo?
“Sì, ascolto musica, un po’ di tutto, non ho un genere in particolare”.
Che tipo di allenatore è Longo?
“E’ un mister molto convinto dei propri mezzi. Come, penso, un po’ tutti gli allenatori vuole vincere e con noi lo sta facendo alla grandissima. Ci sta dando grande fiducia e noi speriamo di ripagarlo. Anzi sono convinto che lo ripagheremo, vincendo e portando in alto gli Allievi Nazionali del Toro”.
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