di Valentino Della Casa - Anche se ha giocato una sola partita ufficiale con la maglia granata, Gaetano Carrieri non riesce proprio a dimenticare il suo passato all’ombra della Mole, dove ha potuto lavorare (e crescere) in un gruppo che, pur avendo fallito, lottava per andare in Serie A. Nella parentesi di mercato invernale dello scorso campionato, poi, ci fu il passaggio alla Nocerina: un’esperienza umanamente molto importante, collimata con una grande promozione dei rossoneri di Auteri, prima del trasferimento a Varese. “Vittima” della famigerata lista (come avvenne anche con il Toro, quando dovette lasciare il posto all’amico Pratali), Carrieri aspetta a gennaio l’offerta giusta per potersi mettere finalmente in luce, e tornare a far parlare il campo. In esclusiva per Toro News, l’ex difensore granata ci racconta il suo passato al Toro e alla Nocerina, due squadre dove ha lasciato “amici veri”.Gaetano Carrieri, che partita sarà Nocerina-Torino?Senza mezzi termini: spettacolare. Si incontreranno due squadre a viso aperto, con il Toro che deve fare risultato e la Nocerina che si è ormai abituata bene, dopo l’ottimo campionato scorso. Attenzione ad Auteri, un allenatore molto preparato che allena le squadre ad un gioco molto offensivo. Sentiremo parlare di lui, in futuro.È una Nocerina che ha cambiato poco quest’anno, scelta giusta?Assolutamente sì, non aveva alcun senso cambiare un gruppo che aveva chiuso a più di dieci punti dalla seconda classificata. Hanno preso due o tre elementi capaci di fare bene in B, e che mi sembrano già bene inseriti negli schemi del mister. Un suo pregio? Fa capire realmente cosa sia lo spirito di sacrificio e insegna a correre tanto. E soprattutto, a correre bene.Da Auteri a Lerda: gioco offensivo, entrambi giovani e affamati, ma risultati diversi. Cosa non è funzionato l’anno scorso nel Toro?Difficile dirlo: se lo sapessi, avrei la bacchetta magica e sarei anche il presidente della squadra (ride, ndr). Lerda è un buon allenatore, le annate storte possono capitare. Noi ci abbiamo messo sicuramente del nostro, forse potevamo dialogare di più tra noi. Guardate Stevanovic, un mio grandissimo amico, sembra completamente trasformato. Quando ha segnato, gli ho mandato subito un messaggio per fargli i miei complimenti. Sapete cosa mi ha risposto? “Ti voglio bene, fratello”.Allora puoi dirci sicuramente cosa è cambiato in lui.Sicuramente è tornato dalle vacanze con una testa diversa. E poi mister Ventura gli ha detto cose molto importanti, facendogli capire il suo reale valore. Non l’ha fatto solo con lui, sapete? Io sono rimasto in contatto con molti miei ex compagni, e sono tutti entusiasti del nuovo mister: ha parlato singolarmente con ogni giocatore. È una cosa importante, che aiuta a raggiungere i risultati. Ma d’altra parte Ventura ha vinto un po’ ovunque, è un’ottima scelta per il Toro. Se poi il pubblico sarà sempre quello che abbiamo visto nelle ultime gare, ci si divertirà di sicuro.Che effetto ti ha fatto sentire gli applausi alla lettura del tuo nome, un anno fa in Torino-Crotone?È stato l’unico momento in cui mi sono realmente tremate le gambe. Sapevo che stavo per esordire, ma non avevo grande paura. Poi ho sentito dire: “Gaetano Carrieri” e il pubblico che cantava. Un’emozione indescrivibile. È vero quando dicono che basta una partita, a Torino, con la maglia del Torino, per non dimenticarti mai quell’esperienza. E della Nocerina cosa ricordi più volentieri?Le diecimila persone allo stadio per la festa promozione. Mi piace molto vedere uno stadio gremito a fare il tifo per la squadra in cui gioco: un’emozione che dovrebbero provare tutti i calciatori.Sapevi che con i rossoneri non sarebbe durata, o speravi di giocartela in B con loro?Il prestito era secco, per cui non mi ero fatto illusioni. A dire il vero ad un certo punto speravo di tornare a Torino per giocarmela, ma poi c’è stata l’operazione che ha portato Ebagua in granata e io sono passato al Varese. Qui mi trovo molto bene, pur essendo chiuso. Vedremo a gennaio cosa succederà.Il tuo pronostico per Nocerina-Torino?Non chiedetemelo, non posso proprio farlo. Ho amici da entrambe le parti e non voglio deludere nessuno. Grazie mille, Gaetano. In bocca al lupo!Crepi il lupo! Un saluto a tutti i tifosi del Toro.
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”Steva? Cambiato grazie a Ventura”
di Valentino Della Casa - Anche se ha giocato una sola partita ufficiale con la maglia granata, Gaetano Carrieri non riesce proprio a dimenticare il suo passato all’ombra della Mole, dove ha potuto lavorare (e crescere)...
(Foto: M. Dreosti)
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