interviste

‘Toro, Bianchi è solo. Il mercato non basta’

di Alessandro Salvatico

 

Lecce-Torino 3-3, un pareggio rocambolesco e tante questioni tattiche sollevate dalla prestazione del Torino. Ne abbiamo parlato con...

Redazione Toro News

"di Alessandro Salvatico

"Lecce-Torino 3-3, un pareggio rocambolesco e tante questioni tattiche sollevate dalla prestazione del Torino. Ne abbiamo parlato con Patrizio Sala, che di tattica ne sa come pochi e di cuore granata idem. Lo scudettato del ’76 ha visto un Toro che ha trovato questo importante pari con l’individualità e non con l’organizzazione di gioco, con qualcosa di buono ma con tanti punti oscuri.

"Patrizio Sala, sabato Pasquale Bruno sottolineava lo scarso livello tecnico della squadra granata, consolandosi col fatto che il Lecce non era superiore; il campo l’ha confermato?Beh, entriamo nel campo delle opinioni. Io resto convinto che i valori del Torino siano superiori a quelli del Lecce, che invece mette in campo magari un maggiore agonismo. Il Toro, nel secondo tempo, ha messo in campo questa qualità maggiore, poi gli episodi magari sono legati anche alla fortuna: per i granata nel trovare la rete che ha riaperto la partita, per il Lecce sul terzo gol, quindi da questo punto di vista si è compensato.Nella ripresa, il Toro si è rialzato, non nella coralità ma nelle individualità; poi, chi meno chi più, alcuni giocatori sono riusciti ad incidere.

"Con il 4-4-2, gli attaccanti non dovrebbero avere opportunità provenienti dalle fasce?Sì; se esiste una costruzione. Sull’unico cross ricevuto, Bianchi ha costretto il portiere ad una gran parata. Giudicare chi deve buttarla dentro vuol dire giudicare chi gli attaccanti li deve servire, e quindi tutta la costruzione del gioco.

"Cosa manca a questa squadra?Manca un laterale destro basso, e manca qualcuno a centrocampo che faccia filtro per la difesa. Non lo fa nessuno, e il reparto arretrato si trova spesso esposto. Non so se si è notato, ma riconquistiamo palla con i difensori, le volte che lo facciamo; quasi mai con i centrocampisti o gli attaccanti. Ma la fase difensiva non si può fare così, si inizia dal centrocampo, anzi dall’attacco. Invece, la palla riparte sempre dai difensori. L’Inter, ad esempio, difende con 9 uomini. E’ la coralità, che molte squadre sanno applicare, chi più e chi meno.

"Quindi, gli errori partono da lontano. Ad esempio, se Abate non viene servito nello spazio, non arriverà a crossare.O forse è lui che non detta i tempi. O forse, più probabilmente, quei due o tre giocatori che lo spazio dovrebbero crearglielo non lo fanno. Se i compagni d’attacco non lo aiutano, certo non può partire da solo. E se il Torino sbaglia i tempi, la difesa del Lecce ha gioco facile.

"Perché Bianchi riceve uno o due palloni a partita? Come dovrebbe migliorare, questo Toro?Il calcio è tempo e spazio, sia quando la palla ce l’hai, sia quando la palla non ce l’hai. E’ vero, non si può attaccare in due, se non da soli; se Bianchi rimane isolato in area, i due centrali avversari possono fumarsi una sigaretta, mentre gli tolgono tempo e spazio. Se il Toro attacca sulla destra, chi è a sinistra si può buttare dentro, quindi Rosina e poi Saumel; e viceversa. Bisogna attaccare almeno con i quattro, tre che puntano alla porta, più uno che fa il cross, con l’altro centrocampista che va al limite per la ribattuta.