interviste

‘Toro, nè carattere nè organizzazione’

di Alessandro Salvatico

Dopo l’inopinata sconfitta patita a Marassi, si cerca di capire cos’è successo, perché è successo, perché di nuovo. Ci aiuta Patrizio...

Redazione Toro News

"di Alessandro Salvatico

"Dopo l’inopinata sconfitta patita a Marassi, si cerca di capire cos’è successo, perché è successo, perché di nuovo. Ci aiuta Patrizio Sala, sguardo tecnico e cuore granata, competenza e passione. Molto critico, Pat, verso una squadra che manca di organizzazione ma anche di grinta, e che pure paga problemi che non partono dal campo di gioco, ma che vengono da lontano.

"Patrizio Sala, io personalmente credo che si possa sì perdere; ma non così.Vero. A volte, però, una sconfitta ti mette la voglia non di guardare nell’orto degli altri, con invidia; ma di prendere qualcosa da loro. Il Genoa, infatti, è una squadra; il Toro no. C’è un abisso, al momento: nel gioco, nelle intenzioni negli atteggiamenti. Poi quella granata può avere tante giustificazioni, tante attenuanti; ma alla 18° giornata, ci si aspetta di vedere una squadra. Organizzata, coesa, almeno un minimo… Un po’ di aggressività credo si dovrebbe vedere.

"Abate, nel post-partita, ha detto che, se si deve soccombere per qualità, non deve però accadere per il carattere.Se il Genoa ha delle qualità migliori, possono anche venire fuori; ma il carattere no, è vero, non ha motivo di dover essere inferiore. Perché gli altri devono sempre arrivare prima sulla palla? Non certo per le qualità individuali. I problemi, che poi si vedono su ogni pallone, nascono sempre da una mancanza d’organizzazione. Una squadra deve avere un suo carattere. Può andare sotto, ma se la deve giocare. Non si può stare a vedere il Cagliari che fa punti, il Lecce, anche il Chievo. Ognuna di queste squadre, comprese le ultime due, ha qualcosa: o un’organizzazione migliore, o il carattere. Al Toro, attualmente, mancano tutt’e due, è una delle poche senza né l’una né l’altra. Manca, ripeto, un’organizzazione importante.

"Questi problemi non sono certo una novita per il Toro, purtroppo. Perché?Al di là di quello che si vede sul rettangolo di gioco, e parlando con la dovuta cautela, io credo che l’abusata parola “continuità” dovrebbe trovare un minimo di applicazione. Cambiando sempre tutto non si arriva mai ad ottenere niente. Le colpe non sono solo dei giocatori, che pure ne avranno, come non sono solo di Novellino e non erano solo di De Biasi; ricominciare sempre tutto da capo, ad iniziare dalla dirigenza, è una cosa che ammazza l’idea di continuità. E ne risentono tutti, poi, fino alla squadra.