Vive in Canada, a Vancouver. Una splendida città, prima classificata nel 2005 tra i luoghi dove si vive meglio. Anche lì tra le celeberrime giubbe rosse e i ricordi dei cercatori d’oro del Klondike, vive un limpidissimo cuore granata, il suo nome è: Fabrizio Colombo.
interviste
Una giubba rossa del Toro
Vive in Canada, a Vancouver. Una splendida città, prima classificata nel 2005 tra i luoghi dove si vive meglio. Anche lì tra le celeberrime giubbe rosse e i ricordi dei cercatori d’oro del Klondike, vive un...
"Il nostro eroe è nato a Torino, di professione è un geologo minerario, ha vissuto nel capoluogo Torinese per trent’anni, poi dopo aver lavorato in giro per la nostra nazione, si è trasferito in Canada alla ricerca di migliori opportunità di lavoro e di qualità di vita.
"Signor Colombo, come è diventato granata?
"Ero bambino, credo di essermi innamorato del Toro dopo uno dei tanti derby vinti negli anni settanta, poi mio padre mi fece l'abbonamento nel 1975-76, sono stato fortunato. Vidi tutte le partite al Comunale a parte Toro-Milan del sorpasso, quella domenica facevo la cresima...... inutile dire che da allora i miei rapporti con la chiesa sono stati piuttosto conflittuali.
"Quali differenze ha riscontrato tra l'Italia e il Canada?
"Tantissime, a favore del Canada segnalerei un migliore qualità della vita, una educazione ed un rispetto reciproco che ci consentono di vivere meglio.
"Le manca l'Italia?
"Solo in rare occasioni, che spesso coincidono con le partite del Toro, ecco in quei momenti vorrei esserci, come la notte dell'ultima promozione oppure in occasione del centenario.
"Ricorda che emozioni le dava la Maratona?
"Si, certo, per riviverle sono tornato apposta per l'ultimo derby e ho visto il Toro lottare e vincere contro la Samp. Sono cresciuto con la Maratona negli occhi e nel cuore, i ricordi sono tantissimi e per molti anni ho fatto parte degli Ultras, quindi ero parte della Maratona itinerante.
"È difficile essere granata in Canada?
"Mi manca un poco l'andare allo stadio ma vivere senza tanti "cugini" attorno non e' poi cosi' male.
"Ha trovato degli amici per condividere la fede granata, esiste un Toro Club?
"Vado spesso a vedere le partite in un bar, ritrovo di italiani, tra i quali alcuni condividono con me gioie e dolori dell'essere granata. Spesso penso di fondare un Toro Club, magari insieme ad altri granata sparsi per il Canada.
"Viene talvolta a Torino allo stadio?
"Si da quando vivo in Canada torno almeno una volta l'anno e cerco di far coincidere i miei viaggi con le partite importanti del Toro. Seguo in TV il Toro, ma mi auguro si possano vedere presto tutte le partite su un sito web fatto dal Torino.
"I suoi ricordi più belli e i suoi campioni preferiti?
"Su tutti Pulici e Leo Junior. Tra i tanti ricordi che mi porto ne cuore c'e' il giorno dello scudetto, il gol di Pulici e tutta una citta' in festa, ricordo ancora il giro della citta' imbandierata quella domenica mattina, prima del trionfo, poi la salita a Superga. Un'altro tra i ricordi piu' belli e' stato il gol al Barnabeu contro il Real Madrid. Troppo sofferta la vittoria della Coppa Italia. Ero a Roma e quei rigori contro ci avevano sfinito, e poi erano ancora fresche le ferite di Amsterdam.
"Cosa pensa del Toro attuale?
"Sono contento, Cairo insieme a Novellino stanno costruendo bene, spero tutti li aiutino a ricostruire lo spirito del Toro, una cosa veramente importante.
"Un saluto dal Canada a tutti i lettori di ToroNews?
"Arrivederci in Maratona!
Se volete contattare Fabrizio ColomboScrivete a: ultrasyvr@yahoo.com
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