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I prestiti del Toro: Rauti, un campionato all’insegna della versatilità

I prestiti del Toro: Rauti, un campionato all’insegna della versatilità

In Sicilia una buona stagione in cui ha giocato con continuità, anche se forse da lui ci aspettava di più

Luca Bonello

A campionati conclusi, è tempo di analizzare la stagione dei giocatori del Torino in prestito in giro per l'Italia e nel mondo. Un'analisi che potrebbe risultare utile anche in ottica futura, dato che molti dei calciatori di proprietà granata con ogni probabilità ritorneranno alla base e chissà che non possano ritagliarsi qualche spazio nel Toro che verrà. In questo articolo andiamo a vedere come si è comportato Nicola Rauti nella sua avventura al Palermo.

PALERMO - Esperienza non facile quella di Rauti a Palermo. In una piazza simile ci sono tante aspettative e la voglia di ritornare il più in fretta possibile in Serie A mette molta pressione ai giocatori. Quest'anno però, il sogno di fare il primo step e salire in Serie B si è infranto nel playoff con l'Avellino. E' anche vero però che la squadra non era adeguatamente attrezzata per la promozione e il settimo posto in classifica al termine della regular season ne è la dimostrazione.

STAGIONE- Nonostante l'ambiente difficile, Rauti è riuscito a farsi valere e a farsi notare, tanto che alcuni degli stessi tifosi palermitani lo hanno addirittura paragonato al primo Belotti per la forza fisica ed un atteggiamento sempre molto generoso. L'attaccante in prestito dal Torino è partito molto bene, scendendo in campo spesso da primo minuto ad inizio stagione e trovando il primo gol nella partita del 15 novembre con la Paganese, ma poi è piano piano calato col passare del tempo. In Sicilia Rauti ha giocato soprattutto da esterno o trequartista nel 4-2-3-1, ma nelle ultime settimane è stato anche provato come centravanti per esigenze tattiche, anche se con scarsi risultati. Da unica punta in mezzo a centrali molto più alti, l'attaccante scuola Toro ha infatti incontrato troppe difficoltà. Ma l'aspetto positivo è soprattutto la grande versatilità: Rauti ha cambiato diversi ruoli in stagione senza incappare in troppi problemi.

FUTURO - Il bilancio complessivo dice 34 presenze in campionato, con 4 gol e 3 assist. In generale non ha fatto male ma probabilmente ci si aspettava qualcosina di più, perché il potenziale non manca ma è ancora da affinare. Un pizzico di cinismo in più ed una migliore scelta nell'ultimo passaggio sono gli aspetti su cui bisognerà soprattutto lavorare. Rauti è però sempre un classe 2000 e quindi ha ancora tutto il tempo per crescere e affermarsi a buoni livelli. Il 30 giugno termina il suo anno in prestito al Palermo e può rientrare alla base, dove con ogni probabilità sarà nuovamente girato a qualche altra squadra per fare esperienza.