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Alessio Cerci: croce e delizia della storia recente del Toro

TURIN, ITALY - DECEMBER 22:  Ciro Immobile (R) of Torino FC celebrates his goal with team-mates Alessio Cerci during the Serie A match between Torino FC and AC Chievo Verona at Stadio Olimpico di Torino on December 22, 2013 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Figurine / Il 23 luglio 1987 nasceva a Velletri uno dei giocatori che hanno contribuito alla recente crescita del Torino

Redazione Toro News

"Compie oggi gli anni Alessio Cerci: 32 candeline sulla torta, talentuoso esterno che in maglia granata ha toccato probabilmente la vetta della propria carriera. Fortemente desiderato da Giampiero Ventura, suo mentore già ai tempi del Pisa, l’ala si trasferì all’ombra della Mole nell’estate 2012 con l’obiettivo di tornare protagonista dopo alcune annate sotto tono a Firenze.

"ALL'OMBRA DELLA MOLE - Nel giro di poco tempo, Cerci diventa una colonna portante della formazione di Ventura e sboccia di fronte al popolo granata che, nel corso di due stagioni magiche culminate con la qualificazione in Europa League dopo più di vent'anni d'astinenza, si innamora delle sue giocate. Nel campionato 2013-2014, reinventato seconda punta dal tecnico ligure, Cerci disputa la miglior stagione in carriera trovando quella continuità che tanto gli era mancata nel corso delle stagioni precedenti. Le sue prestazioni, in coppia con Ciro Immobile, gli permisero anche di conquistare la maglia della Nazionale. Memorabile il suo gol in extremis contro il Genoa - che il giocatore si è anche tatuato - che ha fatto esultare il "Grande Torino", e le possibilità per il Toro di raggiungere l'Europa parvero più concrete.

"DOPO IL TORO - Dopo 73 presenze e 21 reti totali con la casacca granata, su di lui iniziano ad arrivare le attenzioni di molti top club internazionali e allora Alessio Cerci si trasferisce all’Atletico Madrid. In Spagna però il classe 1987 non riesce a dimostrare le proprie qualità. Storia che si ripete anche nelle successive destinazioni, Milan e Genoa, dove l'esterno laziale è poco più che comparsa. Nonostante una carriera più tribolata del dovuto, il nome di Alessio Cerci e quello del Torino costituiscono un binomio indissolubile, che sarà per sempre tra i simboli della rinascita della squadra granata nell'epoca recente. Tanti auguri Alessio!