Indimenticabile per genialità e simpatia, questo romagnolo verace fu uno dei grandi protagonisti di quel meraviglioso Toro che si cucì l'ultimo tricolore sul petto. Piedi enormi su un corpo brevilineo, da qui il soprannome di "Piedone", con la palla al piede riusciva ad intontire gli avversari per avviarsi verso l'area avversaria, dove Pulici e Graziani non avevano problemi ad insaccare i loro splendidi gol.
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Auguri a Eraldo ‘Piedone’ Pecci
Indimenticabile per genialità e simpatia, questo romagnolo verace fu uno dei grandi protagonisti di quel meraviglioso Toro che si cucì l'ultimo tricolore sul petto. Piedi enormi su un corpo brevilineo, da qui il...
"Pecci è nato il 12 aprile del 1955 a San Giovanni in Marignano , provincia di Forlì, arrivò al Toro proprio nella stagione dello scudetto, '75/'76, dove giocò 29 partite segnando due gol. Rimase sei anni in granata, fino all'81, contando 203 presenze (153 in campionato, 33 in Coppa Italia e 16 nelle competizioni europee) segnando 16 gol. Di lui rimane impressa la sua estrosità dentro e fuori dal campo, che non gli manca tuttotora, nonostante si interessi sempre meno di calcio. Dopo la vergogna di Calciopoli Pecci si è messo in silenzio stampa fino al settembre 2007: non rilascerà interviste come gesto di protesta verso uno sport che non riconosce più suo.
"Una delle sue caratteristiche principali è stata la schiettezza, ha sempre detto quello che pensava anche a costo di andare contro qualcuno, proprio per questo è sempre stato considerato un vero giocatore da Toro. Riusciva a tenere allegro lo spogliatoio con le sue battute, così in campo dava la carica con le sue sgroppate, ma Pecci era anche dotato di una grande intelligenza tattica che lo rendeva indispensabile in ogni zona del campo. Geniale sì, ma anche molto redditizio nella conduzione della manovra.
"In passato è stato commentatore tv per la Rai a fianco di Bruno Pizzul, anche in questo caso non si è smentito e i suoi commenti erano spesso divertenti e come si suol dire "fuori dai denti". Oltre al Bologna e al Torino ha militato anche nella Fiorentina.
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