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Bravi!

Che si giochi in 11 o in 7, il Torino FD riesce sempre a farsi trovare pronto, dimostrando sul campo che un anno intero di Trofei non è stato un caso: la sconfitta ai rigori con il Monaco non ha lasciato strascichi nella mente dei...

Matteo Baricco

Che si giochi in 11 o in 7, il Torino FD riesce sempre a farsi trovare pronto, dimostrando sul campo che un anno intero di Trofei non è stato un caso: la sconfitta ai rigori con il Monaco non ha lasciato strascichi nella mente dei giocatori, che da veri interpreti del calcio, hanno disputato delle partite ad altissimo livello, confermandosi campioni nel trofeo “Nessuno Escluso”. I Granata già sapevano che la strada non sarebbe stata in discesa per via dei tanti infortuni – Orefice su tutti –, dell’assenza del Capitano Genta e per il modulo da adottare che ha obbligato il Toro a schierare undici giocatori, cosa che non succedeva da quasi un anno. Mister Barucco ha optato per un classico 4–4–2, aggiungendo quello spirito che abbiamo potuto ammirare al Torneo Internazionale, creando movimento sulle fasce, le quali, senza timori, hanno spinto per tutta la durata della competizione.

Si comincia con l'Ingenio, vecchia conoscenza del Torino FD, che, nonostante la buona prova, non riesce a resistere all’irruenza Granata, venendo trafitto prima da Tamba e successivamente da Matera, su splendido assist di Braglia. Per Tamba è stato il primo gol con la casacca del Toro e l’esultanza ha coinvolto tutta la squadra che si è riversata verso il giocatore: in questo team vale più l’uomo che l’evento e aver segnato il goal numero uno vale più di una finale. Unica nota negativa, il brutto infortunio che ha coinvolto il ginocchio di Braglia, impossibilitato a continuare il torneo e per il quale si stanno attendendo gli esiti delle analisi specialistiche.

Il secondo match ha esaltato i nostri Ragazzi che hanno battuto con un sonoro 4 a 0 i “Cittadini del Mondo Varese”, campione d’Italia 2010 della competizione “Matti per il calcio”. È una vittoria che evidenzia le doti del Toro e la precisa impostazione tattica studiata in allenamento, che ha accompagnato l’egregia prestazione di Matera – tripletta per lui – e l’inaspettata rete su rigore di Bertola: il portiere granata stupisce le tribune ma non i compagni di squadra, infilando un preciso rigore che ha ricordato le gesta di Butt, ex portiere tedesco.

L’ultima sfida disputata è stata veramente la dimostrazione di essere da Toro. Il caldo torrido ha iniziato a far perdere le energie e i giocatori di Mister Barucco si sono ritrovati a giocare le ultime due partite una di seguito all’altra, a causa di un sorteggio sfortunato. L’avversaria è l’istituto Boselli, una squadra giovane e rapida in grado di infastidire il Torino, che nelle partite precedenti ha saputo vincere con un ampio margine di scarto. La partita è molto combattuta ma sono i Granata a creare le migliori occasioni da rete. Proprio quando la porta sembrava stregata, Fabio Amas ha sfondato sulla fascia destra, azzeccando un tiro formidabile che si è insaccato sotto l’incrocio opposto, scavalcando il portiere come fece Shevchenko in un famoso Milan - Juve. La partita è poi terminata con lo splendido ingresso in campo di Mecca, ragazzo Down applaudito da tutto lo Stadio, che ha partecipato a pochi minuti di partita contro il Toro, che nel frattempo ha saputo blindare la difesa, rendendo tranquillo Bertola.

L’ingresso di Mecca ha abbracciato il senso del giocare e divertirsi, rendendo il Torneo, peraltro splendidamente organizzato da Gianfranco Bono, un’ottima occasione per fare festa e Sport in un clima di serenità che accompagna da sempre gli incontri del Torino. I granata hanno saputo confermarsi campioni, giocando compatti e organizzati e dimostrando ancora una volta le potenzialità di cui dispongono e la forza con la quale indossano questa maglia. Ormai non ci si può più stupire, il Torino FD è una splendida realtà del calcio internazionale disabili: Bravi!