mondo granata

Crisi Toro

SOLIDARIETA' A CAIRO
Carissimi Fratelli Tifosi Granata,
voglio spendere due parole per il Presidente Cairo:
Lasciamo perdere quello che ha fatto in passato, ormai in giro va di
moda parlare del "progetto" che al...

Redazione Toro News

SCELTA SBAGLIATACon una squadra che ha dimostrato di non voler più accettare le regole dell'allenatore (De Biasi) cosa si doveva fare? Capisco che magari non risolva niente ma alternative non c'erano. La scelta sbagliata è stata quella di tenere gente come Rosina che deve dimostrare ancora tante cose quando lo si poteva vendere a 20 milioni rinnovando tutto l'organico sbarazzandosi di un'accozzaglia di gente che in pochi anni ha fatto fuori valanghe di allenatori. Ora anche i giocatori devono dimostrare qualcosa avendola avuta vinta sul tecnico.Novellino o un altro poco cambia ed allora meglio Novellino che tanto ea già a libro paga. Per carità ci vorrebbe forse una figura che faccia da intermediario in società tra presidente e squadra almeno per provare a vedere se cambia qualcosa, ma l'atteggiamento dei giocatori è vergognoso e poco c'entra tutto il resto. Se uno lavora e viene pagato deve sempre dare il meglio e non comportarsi come certa gente che poi si lamenta se non gli fanno una squadra di campioni (i primi a schizzare via per avere una squadra di campioni dovrebbero essere proprio loro, ogni riferimento a Rosina in particolare è voluto). E comunque come tecnico (inteso proprio come aspetto tecnico) Novellino è 100 volte meglio di De Biasi. SalutiAlessandro C.

LA FAMIGLIA PERFETTALa situazione certo è complessa ma a me stupisce molto che nessuno si renda conto del circolo vizioso in cui si è finiti. Quando dico nessuno certo mi riferisco innanzi tutto al Presidente perchè mi pare strano che una persona con la sua esperienza e la sua passione non se ne accorga. La cosa che mi preoccupa di più è proprio questa; secondo me il Presidente sa bene dove sta il problema come lo sanno molti degli addetti ai lavori.. Mi preoccupa questa sensazione perchè se così fosse vorrebbe dire che nessuno spera più o sa come risolverla.. Tutti dovremmo riflettere su questa metafora; quando un bambino in casa con la madre rompe qualcosa, quando il padre torna a casa prova a raccontargli che è stato qualcun’altro,è la reazione più naturale dell'uomo cercare alibi e addossare le proprie colpe ad altri. Provate a pensare se a supportare questo bambino scendessero in piazza tutti i vicini di casa a sostenere le sue ragioni... L'effetto sarebbe devastante; il bambino si preoccuperebbe molto meno di fare attenzione a non rompere nulla sapendo che tanto non pagherà lui. Ma alla fine, la colpa è del bambino, della madre che non lo educa bene, del padre assente o dei vicini di casa che lo difendono? Secondo me è tutto il sistema che non va.. Ci chiediamo perchè ogni anno capiti la stessa cosa, perchè i giocatori da noi smettano di giocare. Qualcuno si è accorto che i nuovi acquisti finiscono sempre peggio di come iniziano? Amoruso come ha giocato all'esordio? Abate? Dzemaili? Domenica con la Fiorentina se n'è salvato uno? Continuiamo; le prime partite di zaccheroni sono state così male? quelle di Novellino? quelle di De Biasi? eppure alla fine il risultato è sempre lo stesso.. Ogni famiglia attraversa un momento di crisi ma se ogni volta che la famiglia va in crisi i figli hanno la possibilità di scaricare colpe a destra e a manca, i vicini di casa scendono in piazza e il padre caccia la moglie si risolve il problema? L'origine del male sta ne fatto che il Padre è un buono ma assente e quando sei assente non sai mai come stanno davvero le cose e alla fine ti trovi con 26 figli e qualche migliaia di vicini che ti indicano il colpevole... a quel punto la frittata è fatta.. se dai a qualsiasi persona la possibilità di scaricare le colpe su qualcun altro lo abituerai a non prendersi mai responsabilità.. Al Toro ogni volta che qualcosa gira storto i giocatori saranno sempre sereni perchè tanto alla fine la colpa non sarà loro, alla fine con il minimo sforzo loro si salveranno e l'anno prossimo cambieranno maglia.. Se Cairo vuole trovare il bandolo della matassa deve prendere una persona di cui si fidi, che sia un ex o meno fa poca differenza e farlo vivere tutti i giorni con la squadra in maniera che possa vedere cosa succede, chi ci crede e chi no, chi rema a favore e chi contro. Cairo deve fidarsi del parere di questa persona ed intervenire cacciando l'allenatore quando sa che le colpe sono sue e cacciando i giocatori quando remano contro o non credono in ciò che fanno.. senza guardare in faccia nessuno. I tifosi, il vero ago della bilancia, devono dare fiducia alla società e se la società dice che il problema è il "Rosina" di turno permettere alla società di lasciarlo andare dove vuole.. Andrea C.

NOVELLINOCaro Direttore il problema a parer mio non riguarda quale allenatore alleni il TORO ma quali giocatori indossino questa magica maglia Sicuramente, come piu’ volte scritto, GDB non riusciva piu’ a gestire questo spogliatoio ma quello che mi chiedo e che da anni non riesco a capire è cosa hanno in più squadre come ATALANTA, PALERMO, UDINESE e LAZIO Secondo il mio modestissimo parere (sono quella piccolissima parte di italiani che non sono un allenatore mancato) quello che manca ormai da anni è la mentalità vincente, la forza del carattere, la capacità di dare il 1000x100 ogni partita, il CUORE TORO, tutte capacità che al Torino mancano ormai dai tempi di Leo Junior, Cravero, Policano, Sordo, Martin vasquez, Lentini, Muller, Bruno, Benedetti, Scifo, ecc. A questo punto noi “poveri” tifosi ancora innamorati di questi colori e di questa grande società chiediamo all’attuale presidente di non prenderci in giro con progetti sconclusionati ma di dirci chiaramente cosa vuole fare di questa società. Presidenti mezze cartucce ne abbiamo visti tanti e forse ci eravamo illusi che l’attuale poteva dare qualcosa di importante a questa società e a noi tifosi ma forse ci siamo sbagliati ancora Francesco G.

ANCH'IO SCRIVO A CAIROCaro Presidente Cairo, desidero esprimerLe il mio pensiero su questa interminabile crisi del Toro. Quello che Le dirò credo che rappresenti il pensiero di tanti tifosi che, seppure non appartenenti a tifoserie organizzate, credo rappresentino una larga parte della massa di tifosi. Sono più grande di Lei e ho vissuto le vicende della nostra squadra dall'età di nove anni(era appena successa la grande tragedia di Superga). Questo certamente non mi da il diritto di darLe consigli visto poi che è Lei che sta impegnando tempo e soldi nella Società comunque, io un piccolo suggerimento desidero esprimerlo: come dicevo in premessa è da troppo tempo che questa Società non trova pace, ma volendoci limitare agli ultimi 10 anni si può rilevare come in questo periodo la gestione ha avuto un male comune, l'improvvisazione e una certa presunzione, da parte delle diverse proprietà, di gestire tutto o quasi tutto in prima persona. Mi creda, analizzi serenamente la situazione e scoprirà che questo "male" è forse la causa della gran parte dei problemi che amplifica oltremodo le responsabilità di giocatori e tecnici. Gli umori dello spogliatoio, la competizione tra i diversi atleti, le frustrazioni di coloro che giocono poco o nulla, i dissapori che emergono, se non tamponati e affrontati subito e quindi risolti si manifestano in dissidi anche con l'allenatore che spesse volte è visto come causa di tutto. Questo ambiente non sereno porta poi allo sfogo dentro e fuori l'ambiente e così i media e i tifosi lo percepiscono per quello che è, e quindi naturalmente e giustamente, diventano anche loro parte di questa enorme querelle. Ed allora, carissimo Presidente, Lei ieri ha dovuto fare quello che il momento e la situazione richiedevano anche se forse prima, quando si erano già avvertiti i segnali del disagio, sarebbe dovuto intervenire, anche a tutela del suo patrimonio, inserendo nell'organico della Società la persona idonea a ricoprire questa funzione così vitale per il buon andamento del clima aziendale. Oggi, torna Novellino, anche lui senza parafulmini e senza chi lo aiuti a gestire i rapporti tra i giocatori, tra i giocatori e la società e tra la società/giocatori con i tifosi. Così rischia anche lui di troversi a rivivere gli stessi problemi magari con soggetti diversi. Abbia coraggio e si convinca. Da soli e con poco tempo da dedicarle, non è possibile gestire nessuna Azienda, a maggior ragione non lo è una società calcistica moderna che vive sugli umori del mondo esterno. Auguro buon lavoro a Lei e al tecnico nella speranza che voglia prendere in considerazione quanto suggeritoLe. Domenico

DISPIACERE PER GIANNI DE BIASIdispiace molto per GDB, ma alla fine lo sa anche lui, bisognava cambiare e il ritorno di Novellino va bene. non l'ho mai amato, ma ha voglia di rifarsi e il suo spirito di rivalsa ci salverà. Non facciamo i soliti sofisti e grandi intenditori, sappiamo pochissimo delle ragioni vere di questo sfacelo. Cerchiamo di comportarci da tifosi di un asquadra gravemente ammalata e se novellino uscirà da questa situazione tanto di cappello, ripeto pur non avendolo mai amato. cerchiamo di essere costruttiviFabrizio O.

CAIRO FACCIA UN PASSO ONDIETROCaro Toronews,non mi entusiasma la soluzione Novellino, ma il problema e', come hanno scritto altri tifosi del Toro a questo sito, di carattere piu' generale. Al Torino manca uno staff societario all' altezza di una serie A. Capisco che Cairo abbia dovuto ripartire da zero dopo il fallimento, ma non capisco la sua insistenza nel circondarsi di uomini poco capaci ,dall' allenatore in su' ( o in giu', come vi piace). Sulla piazza di Torino ci sono due persone come Zaccarelli e Cravero, oneste e competenti, perche' non chiedere la loro collaborazione?. Forse abbiamo dimenticato che al crepuscolo dell' era ciminelliana presero in mano un Toro alla deriva, ridussero drasticamente le spese degli ingaggi e nonostante ciò raggiunsero l' obiettivo della promozione in Serie A? Purtroppo Cairo, cui va il merito di avere salvato il Toro dall'estinzione, pensa di dover essere un re assoluto e non costituzionale. E' l'errore peggiore che possa fare il patron di una squadra (Moratti docet). La prova di quanto dico sono le assurde campagne acquisti messe in cantiere da Cairo: gli ingaggi di Fiore, Pancaro, Vrizas, Recoba, Zanetti, Bielanovic, Barone, il rinnovo del contratto a Corini (chissa' perche') e il capolavoro di Coco (a spese del Torino partecipò all' Isola dei Famosi). E poi scelte cervellotiche come la mancata conferma di Bovo, la cessione di Comotto senza prendere un sostituto, i quasi 8 milioni di euro spesi per un Bianchi (da due anni deludente), dopo avere riscattato Abbruscato (piu' di due milioni) e ingaggiato Amoruso (34 anni, 3 milioni di euro). Avremmo avuto bisogno di un esperto direttore sportivo e abbiamo preso uno che non aveva mai ricoperto questo incarico; di un allenatore giovane con tanta voglia di sfondare e ne abbiamo presi sul viale del tramonto (Zaccheroni e Novellino ) o di categoria inferiore (De Biasi). Urgeva a centrocampo un uomo di personalita', un trascinatore (quello che fu Corini 4-5 anni fa al Palermo) e sono arrivate le scommesse Dzaimaili e Samuel (oltretutto De Biasi non ha mostrato di credere molto in loro: il primo ha giocato solo quando Corini e' andato ko; il secondo sta in panchina per fare posto a gente scarsa come Zanetti e Barone). Emerge infine tragicamente come da anni i calciatori di talento al Toro regrediscano invece di migliorare, segno evidente che manca chi sappia far rispettare la disciplina dentro e fuori dallo spogliatoio (i casi di Rosina, Abbruscato e Lucarelli sono esemplari, speriamo che non accada altrettanto per una promessa come Abate). Caro presidente faccia un passo indietro, si consigli (che fine ha fatto l'avvocato Trombetta, l'unico di tutti quelli che la circondano con una discreta esperienza nel mondo del calcio?), faccia meno apparizioni in tv e soprattutto risieda a Torino, passi in societa' un po' più del suo tempo e se non lo può fare passi pure la mano (senza pretendere la luna). Non vorrei dire una cosa dolorosa per tutti noi che l' abbiamo sostenuta: lei sembra essere stato ottimo per l' emergenza, ma insufficiente (come capacità e come forza economica) per costruire un club che per palmares e' fra i primi quattro d' Italia. Gli esempi di De Laurentis, Della Valle e Preziosi sembrano confermarlo.Alberto da Torino

Gentiile Toronewsinoltro una mia lettera del 14 Aprile in cui parlo di allenatori,ambiente e dirigenza... mi pare significativaComunqu, ero tra quei pochi che gradivano Novellino e continuo a farlo:FORZA WALTER.Di seguito la lettera:14/04/'08CHI MANCA SUL BANCO DEGLI IMPUTATI?Gentile Redazione,torno sconfitto da Genova ed anche amareggiato da un gemellaggio ormai vuoto e di facciata....... Riprenderò questo argomento fra qualche riga. Porto invece alla vostra attenzione il mio punto di vista critico e amaro. Come succede da molti anni ci troviamo in cattive acque e quindi, a questo punto della stagione, iniziano i processi. Il processo in atto è rappresentativo di tutti quelli avvenuti dall'era Calleri ad oggi. Ecco gli odierni imputati: Novellino da esonerare, squadra da buttare! Gli imputati si trovano quindi nella stesso ruolo di altri loro celebri colleghi un tempo tra le fila del Toro ( da Mondonico fino ai già contestati e poi trapassati Debiasi e Zacceroni passando per Camolese, per citare solo gli allenatori). Cito loro perchè sono quelli che ho seguito personalemente allo stadio e da bambino. Chi manca sul banco degli imputati? E' stata tutta colpa loro? Erano tutti incapaci? Nessuno di questi era da Toro? La mia amara opinione e che sul banco degli imputati manca, oggi ed in prima istanza, sicuramente il cervello del Torino ovvero il nostro *Presidente *che inizia ad esaurire la fama dovuta al Lodo Petrucci ed a evidenziare i suoi limiti. Con questo non voglio dire che vada cacciato ma penso che abbia bisogno di molto tempo e di molta pazienza per capire un mondo, quello del calcio, in cui è inesperto e ignorante. Quindi mi piacerebbe sentir dire anche queste cose, tra un osanna e l'altro, sul nostro presidente tuttofare. In seconda istanza, sul banco degli imputati manca l'imputato più anziano, più responsabile e soprattutto più occulto: NOI.* La Tifoseria*. Ho visto e sentito nei miei dieci anni di curva maratona tutto ed anche il contario: esaltarsi dopo due vittorie e contestare dopo due sconfitte, fischiare giocatori onesti manco fossimo all'Inter senza un motivo, cantare solo quando le cose girano e fischiare al primo attacco di angoscia, rinvenire in qualche derby e scomparire contro una qualsiasi Udinese, dire che Camolese era da esonerare e che Lucarelli era un ciccione... e gli esempi schizzofrenici potrebbero proseguire! (nb. la situazione del tifo organizzato si è molto aggravata dal dopo Raciti).Genova 13 Aprile 2008, per tornare a bomba, dopo un primo tempo di insulti Genoani ed esortazioni all'esonero di Novellino e dopo il primo goal del Genoa ho visto la schizzofrenia in faccia... NOI, invece di cantare per il Toro avevamo già imputato a Novellino tutti i nostri Mali.SOTTO NOVELLINO, DOMANI A CHI TOCCA?-- Marco '83