Giovedì sera alle 21 verrà proiettato, a cura di "Fischio d'inizio" presso la biblioteca Civica di Villa Amoretti, Parco Rignon, Corso Orbassano 200, il documentario "Torino-Lisbona solo andata", dedicato all'ultima partita del Grande Torino. Sabrina Gonzatto sarà una delle protagoniste della serata dove reciterà un suo racconto inedito.
mondo granata
Gonzatto: ‘Novellino? Uno tosto’
Giovedì sera alle 21 verrà proiettato, a cura di "Fischio d'inizio" presso la biblioteca Civica di Villa Amoretti, Parco Rignon, Corso Orbassano 200, il documentario "Torino-Lisbona solo andata", dedicato...
"Ci può illustrare come sarà articolata la serata che la vede tra gli ospiti?
"Devo necessariamente mantenere un po’ di suspence, però voglio svelare alcuni retroscena di questa avventura in cui mi ha coinvolto Hervé Bricca. Qualche mese fa Hervé mi chiese di scrivere un racconto attorno ad un’intervista inedita da lui realizzata. Il compito, non lo nascondo, mi incuriosì parecchio e così scrissi una storia che piacque al punto tale da indurlo a chiedermi di recitare. Non avevo previsto una mia partecipazione e invece mi sono trovata ad animare la mia stessa storia! Il mio ruolo è quindi doppio: scrittrice e allo stesso anche attrice.
"Ha lavorato da sola alla stesura della storia?
"No, è diventato un racconto corale poiché tutti i protagonisti hanno contribuito a modificarne alcuni tratti, per cui è più corretto scrivere: di Sabrina Gonzatto & C. Non recito nemmeno da sola ma con gli altri personaggi, premettendo che nessuno di noi è un professionista in questo campo. Per questo ci scusiamo a priori.
"La vicenda dove si svolge?
"Tra Superga, il Filadelfia, Torino e Lisbona, luoghi cult della storia del Toro. Una parola devo spenderla per Alberto Mauro protagonista, insieme ad Hervé e a me, di questa avventura nella quale, devo confessare, ci siamo divertiti molto; Alberto è il mio compagno di viaggio o meglio io vengo adottata da lui, ma… non posso svelare più nulla.Andrà ancora in scena "Ma cos'era mai questo Toro?" che ha riscosso così tanto successo?Sono previsti degli spettacoli in autunno ma c’è un altro grande progetto di Giulio Graglia, di cui però è ancora prematuro parlarne, comunque vi terrò informati.E' ancora riuscita a portare la sua opera nelle scuole e ci sono iniziative a proposito?
"Come tutti sanno è un tema a cui tengo parecchio. L’unico problema è riuscire a conciliare il mio lavoro con l’obiettivo che mi ero prefissata qualche mese fa: trasmettere ai ragazzi i valori di una squadra come quella del Grande Torino. Con Fabrizio Turco stiamo lavorando ad un progetto ambizioso legato all’etica, allo sport e al mondo giovanile. Anzi, se qualcuno fosse interessato a partecipare, è pregato di scrivermi.Che cosa rappresenta ancora oggi il Grande Torino?
"Se mi permette toglierei quell’ancora dalla sua domanda. Il Grande Torino è! A distanza di qualche mese dal clou delle celebrazioni del Centenario, sono previste altre iniziative?
"La paura di retrocedere, i recenti cambiamenti avvenuti all’interno del Toro e il sopraggiungere dell’estate hanno forse smorzato gli entusiasmi culminati nell’indimenticabile mostra organizzata nel Palazzo della Regione Piemonte in Piazza Castello, che ha registrato migliaia di visitatori provenienti da ogni dove. Ma il cuore dei tifosi batte sempre e sono convinta che si riaccenderà di passione con l’inizio del campionato. I festeggiamenti per il Centenario dovrebbero terminare il 3 dicembre 2007, per quello che mi riguarda porterò 'Ma cos’era mai questo Toro?' a fine agosto, inizio settembre a Coazze. Per terminare in bellezza voglio condividere con Toronews il grande onore che mi ha fatto il Circolo dei Lettori, nella cui splendida sede, a novembre, verrà presentato il mio libro come opera emblematica nell’anno del Centenario del Toro.Venendo all'attualità, le piace il nuovo Toro che sta nascendo?
"Leggo gli articoli dei colleghi e cerco di seguire la campagna acquisti ma non sono in grado di giudicare le scelte finora fatte dalla società. Ciò che si sta verificando all’interno del Toro è una sorta di restyling totale. Quando gli undici scenderanno in campo, il disagio conseguente al cambiamento, scivolerà via per lasciare il posto ai nuovi protagonisti. E’ la dura legge del mercato.De Biasi se n'è andato così è probabile non rivedere più Ardito, finisce già il primo ciclo di Urbano Cairo?
"Non ho mai nascosto la stima e la simpatia nei confronti di Gianni De Biasi e non solo perché abbiamo origini comuni! Mi dispiace che uomini come lui e Gallo, tanto per citarne qualcuno, non siano più al Toro. Tuttavia, quello che hanno fatto è inciso nella memoria e il tempo, si dice, è galantuomo. Sono stati protagonisti di un anno memorabile, o meglio, di un ciclo, per usare le sue parole. Quando mai l’album Panini potrà nuovamente raffigurare il Toro in A e la Juve in B? Il nuovo corso riparte da Novellino, figlio del Filadelfia, ma soprattutto allenatore molto grintoso, cosa pensa di lui?
"E’ uno tosto. Credo che darà del filo da torcere al presidente. Prepariamoci ad assistere ad un duello interessante, tipo quello memorabile tra Rocky Balboa ed Apollo Creed.
© RIPRODUZIONE RISERVATA