di Valentino Della Casa
mondo granata
”Granata day” 2009
di Valentino Della Casa
Doveva essere Toro Day, e Toro Day è stato. Certo, l’entusiasmo dovuto agli ottimi risultati sportivi del Toro 2008/2009 non era proprio alle stelle, forse anche...
"Doveva essere Toro Day, e Toro Day è stato. Certo, l’entusiasmo dovuto agli ottimi risultati sportivi del Toro 2008/2009 non era proprio alle stelle, forse anche perché, a due settimane dalla retrocessione, la squadra è senza una guida tecnica (ancora). Ma comunque non è mancata quell’atmosfera festosa, che caratterizza questo evento alla sua quarta edizione. E certamente uno come Marco Peroni non può non aver giovato. Il vincitore del premio “Fotogramma Granata”, grazie al suo libro “Parametro 0”, una sorta di raccolta di tutti gli articoli che puntualmente pubblica proprio sul nostro sito, ha sicuramente attirato le attenzioni della gente granata, accorsa al Forte di Gavi da più zone della Valle Scrivia (e non), giusto per l’evento.“I miei, sono articoli per ragionare di Toro” ha detto il premiato, “in special modo, prediligo una forma non commiserante, ma cerco di dimostrare come il Toro non è una semplice squadra, come tutte le altre, ma un qualcosa in più. Deve essere una bellissima avventura per i giocatori, che dovrebbero chiedere a noi gli autografi, per la dimostrazione d’affetto che dimostriamo loro.”Dopo questa breve introduzione, è stata proposta la lettura, con accompagnamento musicale, di alcuni brani particolarmente significativi per l’autore, quali per esempio un’accorata proposta al presidente Cairo, circa l’ingaggio dello stesso Peroni come terzino (in effetti a trentasei anni, non sarebbe stato neanche il più vecchio in rosa, e soprattutto sarebbe venuto a parametro 0…).La serata poi è proseguita con una cena a base di ravioli e vino, seguita dalla proiezione del film “Tutti a casa” di Luigi Comencini, con Alberto Sordi, la cui colonna sonora è stata composta da Angelo Francesco Lavagnino, al quale il Festival di Gavi è dedicato.Un programma semplice, come del resto piace ai tifosi del Toro che, consci del fatto di tifare una squadra diversa da tutte le altre, non si lasciano abbattere da un triste retrocessione, facendo ancora più quadrato intorno a loro stessi. E serate come questa, ne sono la classica dimostrazione.
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