Con la richiesta di fallimento per il Torino 1906 si chiude la pagina più amara di tutta la storia della famiglia Granata, soprattutto per i nostri eroi che dall'alto avranno maledetto gli innominabili che hanno permesso tutto questo scempio.
mondo granata
Il centenario e il Filadelfia
Con la richiesta di fallimento per il Torino 1906 si chiude la pagina più amara di tutta la storia della famiglia Granata, soprattutto per i nostri eroi che dall'alto avranno maledetto gli innominabili che hanno permesso tutto questo...
Meno male che con questa nuova società la parte che riguarda la squadra e l'aspetto tecnico è stata costruita benissimo in così poco tempo che non potevamo chiedere di meglio.
Stiamo vivendo un sogno e spero di svegliarmi a giugno finalmente in serie A ed essere sicuri che questa volta non ce la porterà più via nessuno, perché abbiamo trovato, oltre che un grande presidente, un amministratore che sa controllare bene la gestione finanziaria e non farà mai il passo più lungo della gamba.
Caro presidente, so che legge il nostro sito e se vede questo scritto le chiedo con il cuore in gola di fare uno sforzo per poter festeggiare i cent'anni di questa gloriosa società, che va al di là di una semplice squadra di calcio.
Aggiungo che sarebbe splendido se potesse fare tutto il possibile affinchè il patrimonio del Torino non vada in mano a speculatori, ma rimanga nella sua sede naturale che è la casa dei granata. Sarebbe bello poter convincere il nostro sindaco a restituire il Filadelfia all'attuale società per fare in modo che anche i giovani possano tornare ad allenarsi in un luogo sacro.
Caro presidente le saremo grati in eterno se facesse un ulteriore sforzo per poter riportare a casa tutti i trofei e i cimeli storici del Toro. In questo modo festeggeremo un centenario fantastico e chiuderemo nel miglior modo possibile una pagina orrenda della nostra storia. Adesso occorre dimenticare per sempre le persone che hanno compiuto questo scempio e spero che davanti alla giustizia possano pagare tutti i loro errori ed essere cancellati per sempre dalla nostra storia.
Carlo Gribaudo
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