PRO CAIRO
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PRO CAIRO
Gentile redazione,
sono un tifoso del TORO assolutamente a favore del presidente Cairo e credo di essere assolutamente dalla parte della...
Buongiorno Redazione, approfitto dello spazio che lasciate per esprimere la mia idea di questo nuovo Toro che nasce, nascerà o dovrebbe nascere.In questi giorni sto tastando dall'estero l'umore dei tifosi leggendo i commenti ai vostri articoli e pare che nulla sia cambiato: c'è chi è furioso con Cairo, chi se la prende per il mancato rinnovo di questo o quel giocatore, chi si arrabbia perché abbiamo venduto Sereni. Poi c'è chi è cauto, chi ottimista, chi ha perso le speranze. Ho provato a tirarmi fuori dal gruppo e analizzare un po' la situazione, partendo da una certezza: questo sarà l'ultimo mercato con le "zavorre". Con le limitazioni a 19 giocatori in rosa il Toro deve vendere, il Toro avrebbe dovuto vendere comunque per ragioni economiche: il secondo anno in B è un salasso e se sopravviviamo quest'anno pare che ci daranno l'immortalità come nei videogiochi. Per me la questione è diversa: tenere Bianchi Ogbonna e Sereni a tutti i costi per costruire subito una squadra forte per tornare in A sarebbe un bel progetto, ma sarebbe di nuovo da fare secondo la vecchia logica: comprare giocatori "sicuri" (che non esistono) per "assicurare" la A con il rischio di bruciarsi di nuovo. Se si tornasse in A occorrerebbe di nuovo cambiare mezza squadra perchè quest'anno non abbiamo i soldi per prendere gente da A e che ci garantisca la salvezza tra due anni. Significherebbe entrare nel solito giro di mediocrità prolungata, fatta di alti e bassi con il rischio di portarsi in casa altre zavorre. Personalmente potrei accettare di rimanere altri 2-3 anni in B ad una condizione: puntare su giovani sconosciuti, su giovani del vivaio e potenziando quest'ultimo in modo da metterci sul binario tedesco, quello che porta i gioielli del vivaio in Prima squadra. È chiaro che tra tre anni non avremo un Muller che vale 30 mln €, ma forse un Benedetti che ne vale 10-12 sì, e con un costo minimo di gestione del giocatore. Parlando chiaramente tutti ci siamo accorti che il giochino si sta rompendo, nessuno spende, molte squadre sono fallite con le aziende dei loro presidenti, i giocatori vengono valutati una follia non appena azzeccano un paio di cross e fanno 4 gol(vedasi valutazione di gabionetta e compagnia bella). Questo sistema non può durare a lungo e sono convinto che intavolando un discorso in pieno stile udinese o germania in generale potremmo tra qualche anno ritrovarci con un parco giocatorigiovane e di valore. Certamente tutto questo necessita pazienza da parte di chi nel Toro ci lavora e da parte di chi tifa. Vedo la conferma di tutto lo staff tecnico di prima squadra e giovanili in questo senso, insieme al recente ampliamento dei quadri aziendali con persone con competenze calcistiche: finalmente ci sono stati rinnovi e non "arrivederci", finalmente si è scelto l'allenatore prima dell'inizio del calcio mercato, finalmente ognuno al suo posto col ds che fa il ds e anche un po' il dg, con una struttura societaria fatta di gente che ha ben chiaro il suo ruolo e che non sarà costretta a fare il "tuttofare". Se poi il prossimo anno Cairo trovasse uno sponsor da legare al progetto, disposto ad investire 3 mln all'anno per i prossimi tre anni per il Fila con qualche contributo Comunale si farebbe anche il nuovo Fila, creando un quartier generale in via Filadelfia dove far allenare prima squadra e primavera.Progetti simili non sono un'utopia ma bisogna che la squadra di lavoro sia sempre la stessa, occorre pazienza che molti di noi tifosi non abbiamo più. Se ci liberiamo di certi pesi dovuti a errori ed orrori del passato possiamo rinascere con anticipo rispetto al calcio italiano evidentemente in oblio. Rinascere è la nostra specialità, possiamo riuscirci ancora una volta, tutti uniti e tutti insieme! Luca
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