”Questa non è Cairese”

Beppe Gandolfo, collega del TG 5 e ospite della nostra consueta puntata di TN Speciale Calciomercato, spende parole di elogio per il Torino di quest'anno, pur conservando il suo indiscutibile senso critico. "Come molti sapranno, sono stato il primo a creare il nome Cairese, relativamente alla società di Urbano Cairo" commenta Beppe "Eppure in questo momento non mi sento di criticare l'operato della società: credo che stia facendo bene, acquistando giocatori importanti e, soprattutto, acquistandoli subito. Ma il buon lavoro di un paio di settimane non può far dimenticare quello cattivo di anni".

"A mio avviso anche la scelta di non acquistare più Gazzi" afferma relativamente alle dichiarazioni di oggi da parte del ds granata a Sappada "E' sacrosanta. I meccanismi dello spogliatoio sono difficili da mantenere perfettamente funzionanti, e non è detto che troppa competizione possa sempre fare bene. Ora Ventura deve avere il tempo di valutare con calma in questo ritiro: se non arriverà nessuno entro le prossime due settimane, sarà soltanto frutto di una buona strategia di mercato".

Qualche commento, poi, sulle cessioni. "Bianchi per Maccarone? Non mi sembra una buona mossa, anche a livello economico. E poi io vado leggermente in controtendenza rispetto all'umore della piazza: secondo me nel gioco di Ventura (che rischia di essere troppo attendista e quindi sbagliato per il Toro) un giocatore come Bianchi, bomber d'area a cui buttare la palla nei momenti di difficoltà contro squadre chiuse, possa fare decisamente meglio di un Maccarone, più simile ai vari Antenucci, Ebagua e Sgrigna. Su Ogbonna, invece, penso che oramai sia troppo tardi cederlo. Un conto sarebbe stato farlo subito, con il Toro che si sarebbe potuto buttare su un giocatore all'altezza. Ma adesso i soldi guadagnati non permetterebbero di trovare un rimpiazzo adeguato. E sarebbe una grande, grandissima perdita".