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”Sarebbe bello lanciare tanti giovani”

Preparatore dei portieri dei Giovanissimi nazionali di Roberto Fogli - impegnati domani alle 16 contro l'Atalanta per le fasi finali del campionato - nonchè scrittore di libri sulla tecnica di allenamento, ma soprattutto ex giocatore dal...

Redazione Toro News

Preparatore dei portieri dei Giovanissimi nazionali di Roberto Fogli - impegnati domani alle 16 contro l'Atalanta per le fasi finali del campionato - nonchè scrittore di libri sulla tecnica di allenamento, ma soprattutto ex giocatore dal passato in serie B svizzera e nel campionato americano: è Luca Squinzani, ospite stamattina della trasmissione radiofonica Dalla Parte del Toro.

Il discorso è ovviamente partito dal settore giovanile, lavorando lui in quello granata: "Sarò di parte - premette scherzosamente - però al Torino abbiamo alcuni allenatori che sono davvero bravi e preparati, in grado di formare i ragazzi sia come calciatori sia soprattutto come persone: la crescita globale deve avvenire a 360°". Entrando più nello specifico Luca riporta alcuni esempi: "Crescere significa, ad esempio, anche imparare a gestire la tensione: magari un ragazzino a 14 anni non è abituato a determinate partite, perchè importanti, o magari perchè si vuole ben figurare davanti agli amici o ai genitori. Non è facile imparare autonomamente a gestirla ed in questo, ad esempio, diventa importante il ruolo dell'allenatore, nel parlare coi ragazzi e aiutarli a crescere''.

La palla è poi passata alla valorizzazione dei giovani nel campionato italiano e l'importanza del risultato, che spesso è quasi un culto per il movimento nostrano: "Come reagirebbe il pubblico se la propria squadra del cuore non vincesse molto, ma lanciasse ogni anno tantissimi giovani del vivaio in prima squadra? La gente sarebbe disposta a sacrificare i risultati con la prospettiva di avere una buona squadra, giovane e forte, qualche anno dopo?". Una provocazione che si lega con la situazione di Luis Enrique a Roma...