CONTENTO DEL PRIMO ACQUISTOUn grande saluto ai giornalisti di toro news e a tutti i tifosi granata, sono contento del primo acquisto ufficaiale del Patron Cairo e del ds Pederzoli. Speriamo che nicola amoruso dia grosse soddisfazioni al tifo granata...beh il mercato è ancora agli inizi però mi immaginavo + colpi da parte della società granata. In questo calciomercato di beffe ne abbiamo prese a nn finire: Klasnic che ha preferito il Nantes perchè gli assicurava un ingaggio superiore e Nef che molto probabilmente oggi passerà all'Udinese. Il nome di Aronica nn mi dispiace però secondo me al Toro nel reparto difensivo insieme a Natali ci dovrebbe stare uno tt cuore e grinta come Domizzi è un giocatore che copre diverse zone del campo, specialista nei calci da fermo...cosa si puo chiedere di +, speriamo nel suo acquisto!!!!pr quanto riguarda il fatto Di Michele..se gli sta stretta la maglia granata a solo da andarsene perchè uno così di certo nn lo vogliamo almeno secondo il mio parere, oggi i giocatori cercano solo l'ingaggio superiore nn è come una volta che c'era un certo amore per la maglia, oggi si ragiona tt sui soldi e le squadre che nn hanno un alto budget se la prandono nella sacchetta....sicuramente abate per la destra sarà un buon investimento visto che è giovane cn buone qualità tecniche sempre se egli e la società granata riescano a mettersi d'accordo sul contratto...per il centrocampo i nomi son tnt matuzalem del real saragoza, d'agostino dell'udinese (che stimo molto), cigarini..però bisogna farsi avanti perchè se no ci sono sempre altre squadre che ci speronano....SPERIAMO IN BENE!! Un cordiale saluto a TORO NEWS AI TIFOSI GRANATA ED A ERMANNO EANDI ALESSANDRO
mondo granata
Tante analisi sul Toro e il suo mercato
SENZA CHIEDERE LA LUNA
Gentile e stimata redazione di Toro News,
vi leggo sempre piu' spesso e ho deciso di registrarmi e dire la mia sulla situazione che stiamo passando. La cosa che fa piu' pensare è la sensazione di...
BASTA CON LE CRITICHECara redazione e cari tifosi, BASTA CRITICARE LA DIRIGENZA DEL TORO! E' vero, fin ora prima Lupo e ora Pederzoli non hanno fatto grandi cose, ma prima di criticare aspettiamo i risultati della prossima stagione ( io mi acconteterò di una salvezza tranquilla perchè non possiamo sperare di più ). Io stesso ho spesso criticato Cairo, ma mettetevi nei suoi panni, secondo voi è facile fare una campagna acquisti?! Vorrei vedervi, tutti voi che lo criticate, a fare il calciomercato per il toro, chi compreremmo? Poi le critiche non servono a nulla, servono solo a creare insicurezze che verrebbero risentite da tutto l'ambiente e sempre le critiche non cambieranno quello che farà per il Toro Cairo quest'estate. Volevo aggiungere un'altra cosa: Di Michele che ora vuole andarsene anche a causa dell'atteggiamento dei tifosi che per tutta la stagione gli hanno urlato dietro, è l'attaccante che ci ha salvato dalla retrocessione , infatti i suoi gol hanno portato circa 11 punti ( non mi ricordo più ma più o meno siamo lì ) alla squadra. Perderlo non sarebbe un grande affare. Valerio G.
INDIETRO DI TRE ANNIGentilissima redazione,leggo di tutto,i tifosi granata, di cui faccio parte da 46 anni, sono strani, si abbattono e si entusiamano per nulla, sì perchè nulla era recoba e nulla forse sarà amoruso, il quale ha già esultato contro i gobbi, dopo gli ultimi anni ho deciso di giudicare dopo, solo una riflessione. Tre anni fa inizia il progetto cairo de biasi serie a dopo arriva zaccheroni, di nuovo gdb, poi ancora esonero ed epurazione di tutti i giocatori pro allenatori (Muzzi e Ardito per esempio), poi novellino ed antonelli, spogliatoio e rapporti non idiliaci. Perdiamo Comotto (che comunque ha sempre dato l'anima, non dimentichiamo), ritorna gianni, ci salva e oggi si danno a lui più responsabilità, suoi uomini tipo pederzoli eccc....e fuori tutto ciò che ruotava intorno ad antonelli. Siamo tornati indietrio di tre anni, perso tempo e buttati soldi con allenatori d.s.(fate la somma e compravamo pozzi cacia e cigarini), se il progetto è ripartito,anche con 3 anni di ritardo,sono sereno, la sicurezza della credibilità è il mister dalla faccia intelligente.....grazie gianni e forza toroClaudio V.
CONDOGLIANZENoi granata ci consideriamo fratelli e come tali dobbiamo esserlo anche nei momenti tristi, volendo dare le condoglianze alla famiglia di Giancarlo Burzio Socio del Torino Club Linea di Confine Ventimiglia-Bordighera deceduto in un incidente stradale, e per essere una volta di più uniti nella fratellanza granata che ci rende unici e diversi. Un abbraccio a te Giancarlo. Lorenzo Carrus
BASTA COL DISFATTISMOGentile redazione,francamente faccio fatica a capire come il Toro possa ambire a qualcosa di meglio se gli stessi suoi tifosi non fanno altro che ripetere ossessivamente che andremo in B. Quando si passa la vita a lamentarsi dei propri giocatori non ci si può dopo sorprendere se poi questi fanno di tutto per andarsene. Arriva Amoruso (che fra l'altro viene da diverse buone stagioni) e la nostra accoglienza è quello di dire che non vogliamo gobbacci o che è un vecchio. Io credo che giocatori come Corini, Barone, Natali e lo stesso Di Michele abbiano dimostrato nella loro carriera di saper giocare ad ottimi livelli, per cui a questo punto dovremmo noi tifosi farci un esame di coscienza e domandarci se non sia il nostro continuo disfattismo a demotivare chi veste la maglia granata e a far passar la voglia di firmare per il Toro. Se sapessimo ricreare un clima di entusiasmo e fiducia attorno al gruppo sono sicuro che anche i giocatori sarebbero meno impauriti nel scendere in campo. Del resto, quando una persona decide di tifare Toro sa già che avrà davanti un futuro con qualche gioia e (molti) dolori, anche perché sono buoni tutti a tifare Juve, Milan o Inter, mentre chi tifa Toro lo fa perché ama stare dalla parte di quelli considerati più deboli. Tocca a noi tifosi ricreare un clima diverso e non certo con un azionariato popolare che non può portare da nessuna parte.Alessandro
ANALISI E PROPOSTE PER LA GESTIONESpett.le Redazione di Toronews, è noto che i principali modelli di gestione delle squadre di calcio italiane sono 3 : (1) PRESIDENTI - PROPRIETARI: Si tratta (Berlusconi, Agnelli, Garrone, Sensi, Moratti, ecc.) di famiglie alla guida di aziende multinazionali (Fiat, Mediaset, Erg) che vedono nel calcio un'area d'affari minoritaria, destinata comunque a generare il pareggio di bilancio nel lungo periodo e nel breve ad avere ritorni consistenti in termini di visibilità, di immagine, di relazioni e di potere sia a livello nazionale che internazionale. Il proprietario-presidente segue (o dovrebbe seguire) abbastanza da lontano la direzione della squadra, di cui sono invece incaricati fidatissimi managers (Galliani, Cobolli Gigli, ecc). Quando la proprietà interferisce troppo con il management o, peggio, con la guida tecnica si creano sovente problemi: che comunque non ci riguardano perché il presidente Cairo non fa parte di questa categoria. Egli ha sempre ripetuto di non avere mezzi ingenti e di voler rimanere presidente per 10 anni mentre sia l'orizzonte temporale che l'impegno finanziario di questa tipologia di azionariato è decisamente maggiore. 2) PRESIDENTI - PADRONI: Si tratta (Cellino, Foti, ecc.) di persone fisiche che stabiliscono con la squadra un rapporto di potere quasi assoluto e che spesso sconfinano in pressioni e dicktat sulla guida tecnica e sull'allenatore. In questi casi si tratta però di gente con una profonda competenza calcistica e con una lunga esperienza alle spalle, spesso iniziata con l'assunzione di ruoli defilati. Lillo Foti, nel calcio da 23 anni, stava nella Reggina molto prima di diventarne presidente. Cellino è nel Cagliari da 17 anni. La lunga esperienza, un certo cinismo, la gestione accentrata delle decisioni, gli accordi sottobanco con i club della tipologia (1), suppliscono ai mezzi economici non eccezionali ma che, comunque, ci sono ed hanno radicamento produttivo nella stessa realtà territoriale di cui fa parte la squadra. Altro particolare importante: si tratta di presidenti "a vita" che abbandonano il campo solo di fronte a circostanze di forza maggiore e che non hanno un vero e proprio "progetto": le squadre allestite si rinnovano miracolosamente ogni anno, partendo spesso da zero. Il nostro presidente Cairo non fa parte neanche di questa categoria: ha poca esperienza, poca competenza calcistica (è sufficiente sentirlo parlare di calcio per 3 minuti) ed ha dichiarato da subito di essere un presidente "a scadenza". 3) PRESIDENTI - FINANZIERI: Nel migliore dei casi si tratta di Preziosi e Zamparini. Più in genere sono imprenditori che possono acquistare e rivendere qualsiasi squadra a chiunque: dipende solo dal prezzo. I colori sociali contano poco : importante è acquistare, valorizzare, capitalizzare e vendere; poi si ricomincia altrove o cambiando completamente business. Ma per avere successo in questa categoria è indispensabile effettuare ingenti investimenti iniziali ed avere la possibilità di ripianare possibili disavanzi di bilancio (Preziosi possiede il terzo gruppo mondiale del settore dei giocattoli e Zamparini è il fondatore di Emmezeta, colosso della distribuzione). In più è necessario godere di una notevole elasticità finanziaria : in caso contrario si collezionano insuccessi e le plusvalenze finali sono di ridotta dimensione ed ottenute a scapito della propria immagine e dei sentimenti della gente (vedi Spinelli). A me pare che il presidente Cairo, intervenuto (provvidenzialmente, non dimentichiamolo!) nel mondo del calcio si trovi evidentemente ad un bivio. Inizialmente convinto di fare un buon affare, interessato a rafforzare l'immagine del suo brand, coltivava più o meno segretamente l'idea di appartenere al gruppo "vincente" dei presidenti-finanzieri. Ma un paio di investimenti sbagliati e mediocri risultati calcistici gli hanno fatto cambiare opinione e adesso corre il rischio di scivolare nella categoria dei presidenti-padroni, senza però possederne l'esperienza e la scaltrezza. Il mio punto di vista è il seguente: (A) è indispensabile riaffermare (e comunicare) un modello di gestione manageriale del tipo 3 orientato al medio periodo (ma senza dichiararlo pubblicamente! e anzi affermando sempre un orizzonte temporale lunghissimo!) E' inoltre necessario rifuggire da ogni tentazione di gestione autocratica e padronale della società. La presenza di un progetto, l'acquisto di giocatori di valore, la delega di funzioni, la continuità tecnica contribuiscono a tranquillizzare prima che i tifosi gli stessi giocatori. Come non leggere nelle recenti parole di DDM la paura di chi nella scorsa stagione "militava" nella parte perdente dello spogliatoio? GDB giustamente cerca di rassicurarlo e lo fa in buona fede ma DDM è come se volesse dire: "Caro allenatore, guarda che non mi puoi proteggere perché a comandare sono i giocatori X, Y ed il Consigliere d'Amministrazione Z; sono loro che ti hanno "eletto" e quindi sei tu che dipendi da loro". Quindi, caro presidente Cairo, ci vuole un Direttore Generale che comandi per davvero e che si sappia che ha la sua fiducia ed il potere di far rispettare tutte le decisioni sia tecniche che amministrative. I giocatori non possono avere altri referenti all'interno della società. Che ne direbbe di Zaccarelli? (B) Non conosco il punto di pareggio contabile della società né il livello di utilizzo della leva finanziaria; ma se ci sono le possibilità bisogna anche indebitarsi, non ci trovo nulla di strano. Presidente, siamo sicuri che oltre alla dismissione dei cespiti (vedi Comotto), non vi siano altre fonti finanziarie da attivare per la realizzazione di investimenti? (C) Poiché la competizione per accaparrarsi le giovani promesse del calcio è sempre più serrata, con i grandi club sempre pronti a spendere, perché non provare a cambiare i rapporti di forza alleandosi, per così dire, con i "grossisti"? Mi spiego meglio: sarebbe possibile stipulare contratti "ad hoc" con i vari intermediari e osservatori in modo che ad essi sia garantito un diritto di partecipazione sulle plusvalenze future generate dalla valorizzazione dei calciatori? A farla da padrone oggi sono i procuratori, ciascuno dei quali si avvale di una propria e collaudata rete di osservatori. E' possibile, in qualche maniera, far diventare "soci" del Toro procuratori ed osservatori invogliandoli ad indirizzare in granata talenti under 18 ? (D) E' possibile stringere alleanze PREVENTIVE con le squadre di serie D che, per legge, sono obbligate garantire il posto in squadra a giocatori minorenni e che quindi costituiscono un osservatorio privilegiato sul calcio giovanile? E' possibile creare una piccola rete di agenti in Belgio, la nazione che più di ogni altra costituisce (a causa di una debole legislazione) lo snodo principale dei giovani calciatori africani? Presidente Cairo tenga duro, rifugga dalla tentazione di trasformarsi in un piccolo ras di provincia, riprenda a delegare le decisioni tecniche a dirigenti seri e competenti come Renato Zaccarelli e sopratutto non dimentichi di investire in modo massiccio sul settore giovanile: è l'unica speranza che abbiamo. Grazie per l'attenzione. Leopoldo L.
CAIRO HA FATTO UN MIRACOLOCarissima Redazione,leggo le lamentele di tifosi Granata per l'operato di Cairo. Queste persone che criticano, senzaltro non conoscono nulla delle vicende Granata,o meglio sono masochisti come coloro che fecero scappare il compianto Sergio Rossi. CAIRO è tre anni che ha preso il TORO e i risultati sono,che dal nulla, dico nulla,ora il TORO possiede questi giocatori di sua proprieta. Sereni-Natali-Di Loreto-Lanna-Rubin-Pisano-Diana-Zanetti-Grella-Corini-Vailatti-Bottone-Ogbonna-Barone-Di Michele- Ventola-Bjielanovic-Malonga-ROSINA-Stellone ed un vivaio rinato dal nulla. Per me CAIRO ha fatto un miracolo,e voi avete il coraggiio di criticarlo? Allora vuol dire che del TORO non conoscete NULLA. Conoscete questi ex presidenti? Teresio Guglielmone-Mario Rubatto-Luigi Morando-Angelo Filippone,poi è arrivato Orfeo Pianelli ed è riuscito ha vincere lo scudetto dopo 15 anni dal suo insediamento,tutti questi quando sono arrivati hanno trovato una struttura ed un vivaio che non aveva eguali nel mondo, poi è arrivato Sergio Rossi ed è stato fatto fuggire dalla disperazione. E siamo arrivati a Mario Gerbi, pionbando subito in B. Arriva Borsano, andate a vedere i giocatori che venivano dal vivaio, tra lui e Goveani hanno mandato il TORO vicinissimo al fallimento. di GianMarco Calleri non voglio dire nulla, Massimo Vidulich-Giuseppe Aghemo (cimminelli) Romero è inutile che vene parli. Tutta questa gente hanno rinforzato tutte le squadre di A e B smantellando il vivaio. PER FINIRE. Non si puo criticare CAIRO che ha preso il TORO dal nulla e con De Biasi che è una persona straordinaria, ha riportato il TORO all'onore del mondo. Da parte mia non voglio che CAIRO stia dieci anni al TORO, ma VENTI, e questo vale anche per DE BIASI. Abbiate FIDUCIA e pazienza,ma dire che non si rinnova l'abbonamento,questo è idiozia. SEMPRE FORZA TORO FORZA CAIRO FORZA DE BIASI Ezio C.
Ottimo GDB!! Bello il comunicato che hai fatto, per far capire a questi calciatori-bambini capricciosi che ci sono regole che vanno rispettate. Finalmente qualcuno che si prende la briga di essere una guida ed un riferimento. GDB è una risorsa per il Toro! Diamogli sempre fiducia!! Sergio69
AMORUSO UN OTTIMO ACQUISTOCaro Direttore,vorrei ricordare a tanti amici granata che Amoruso a "tenuto in piedi" la Reggina negli ultimi tre anni in serie A con i suoi goal. Quindi cerchiamo di non tralasciare questo particolare molto importante per una punta del genere. E sappiamo bene da quali elementi era ed è composta la Reggina!! Ma anche con la Juve, quando lo facevano giocare (...) metteva sempre la sua firma. Non drammatizziamo sull'età perchè abbiamo visto Corini quest'anno che ha dato una lezione "fisica" a tanti giovani! Un FORZA TORO a tutti!!!Nevio De Luca
AMAREZZA PER I COMMENTI LETTIGentile redazione, vi scrivo per sottolineare l'amarezza recata da alcuni commenti dei nostri "Fratelli Granata". E' vero che la società, finora, non ha lasciato il segno sul mercato, se non per la cessione del mercenario Comotto e per l'acquisto di Nicola Amoruso, però non si può e non si deve criticare l'operato indiscriminatamente, cerchiamo di distinguerci dalla massa per piacere. Come ogni azienda seria, credo (e spero) che il nostro Presidente ed il suo team, stiano cercando di vendere la "merce" (passatemi il termine) giacente in magazzino per poi acquistare prodotti di qualità, senza trovarsi con esubero di personale da pagare e soprattutto inutilizzabile. Modestamente, mi concentrerei più sull'ingaggio di un ottimo preparatore atletico per non far la fine dello scorso anno, la qualità del gruppo c'è, con una buona preparazione si darebbe modo di esprimere il potenziale al 100%, la scorsa stagione gli infortuni hanno penalizzato le prestazioni in modo rilevante, più volte ci siamo trovati con giocatori fuori ruolo e fuori condizione per sopperire a questi ultimi. Agire poi sul settore giovanile è di vitale importanza, preferisco fare ancora due-tre stagioni dal profilo basso, con la certezza però di avere un futuro solido. E' semplice spendere e spandere i soldi (anche non avendoli) come fanno certe società, è vero, per due o tre anni magari lotteremmo per la zona Uefa, ma poi? Compriamo un giocatore da 15 milioni e falliamo? Di Cimminelli e compagnia briscola ne abbiamo avuto abbastanza e per poco il nostro AMATO TORO non scompariva, cerchiamo di aver fiducia in chi ha salvato la società e sta cercando di muoversi correttamente in questo mondo di squali. Fino a quando non avrò prova del contrario manterrò la fiducia in Cairo, fino ad ora ha commesso degli errori, in buona fede sicuramente, credo non sia colpa sua se Recoba passeggiava per Marassi o se Comotto ha puntato i piedi per giocare la Champions, Di Michele in ultimo è lo specchio di questo calcio, cinico e senza riconoscenza. Facciamo sentire il nostro calore alla squadra e cerchiamo di non incorrere in errori superficiali che potrebbero stancare veramente chi ci ha ridato nuovamente una dignità. FORZA VECCHIO CUORE GRANATA! Saluti Sportivi Bruno
GIUSTA LA CAUTELA DI CAIROCaro Direttore,i primi caldi e le finte-bombe di calcio mercato che appaiono sui giornali stanno facendo perdere la testa a molti dei fratelli granata. Qualche premessa è doverosa: - il Torino Fc ha un budget limitato e non si può permettere i grandi nomi ed i giovani estremamente promettenti; - il Torino Fc è una società giovane e non ha una rete tale di osservatori da poter prendere in anticipo altre società più scafate come Atalanta o Udinese giusto per citarne qualcuna - i tifosi, purtroppo anche noi granata, abbiamo troppo la memoria corta Detto questo, sono anch'io un po' perplesso dalla campagna acquisti in corso ma solo pochi mesi fa mi sarei leccato i baffi per l'arrivo di una punta come Amoruso. E' inutile stravolgere ancora tutta la squadra, visto che quello che è mancato lo scorso anno, oltre che una punta vera, è stato soprattutto il tanto decantato spirito Toro che è poi quello che noi tutti vogliamo vedere, poi ci sta anche perdere ma bisogna sempre farlo da Toro. Ho letto recentemente molte critiche sul Presidente Cairo e qualche insulto di troppo, ma vogliamo scherzare? Fate attenzione che a ritornare nel baratro si fa veramente presto, giusto per vostra guida il sottoscritto scrive da una città, Ravenna, dove la compagine locale è stata retrocessa fino all'Eccellenza per il fallimento societario! Quando si cade, ci si accorge sempre troppo tardi di come si stava bene in piedi. Il Presidente è stato onesto nell'affermare che non ci saranno spese folli, ed è giusto così. La strategia è chiara: qualche giocatore a fine carriera che dia qualche sicurezza, qualche promessa presa nelle categorie inferiore e forse qualche straniero più o meno affidabile o magari solo folcloristico. I rischi ci sono è chiaro, ma come ci sono stati anche l'anno scorso e come ci saranno sempre: ci è andata bene per Sereni, Zanetti, Rubin o Motta, ci è andata male per Bjeljanovic, DellaFiore (tuttora non capisco come faccia ad essere così osannato) o Lanna.Una cosa non mi è piaciuta né da parte dei tifosi né della società: come si possano mettere in dubbio elementi come Fontana? Non sarà certo un fenomeno ma vorrei sempre avere in campo undici Fontana, e poi, che diamine, stiamo parlando del secondo portiere. Teniamoci anche DiMichele..., mi sbaglierò, ma è "ignorante" quanto basta per giocare nel Toro. Siamo e saremo destinati a soffrire. Per sempre. Cordialmente,Emanuele da Ravenna
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