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”Teniamoci stretto Ogbonna”

Quando si parla di Torino e quando si parla di settore giovanile, non si può non pensare a Sergio Vatta. Cravero, Lentini, Comi e Vieri sono solo alcuni dei giovani calciatori allevati dall'ex dirigente granata, che oggi, in diretta...

Redazione Toro News

Quando si parla di Torino e quando si parla di settore giovanile, non si può non pensare a Sergio Vatta. Cravero, Lentini, Comi e Vieri sono solo alcuni dei giovani calciatori allevati dall'ex dirigente granata, che oggi, in diretta dagli studi di Radio Flash ha voluto ripercorrere gli anni d'oro del vivaio granata, senza dimenticare l'attuale campionato e la gestione Cairo. Per prima cosa, Vatta si sofferma sul suo arrivo al Torino:'' Avevo lavorato al Casale e alla Pro Vercelli, quando Giacinto Ellena mi chiamò al Torino'. Iniziai dalle giovanili, ma quando Giorgio Puia andò al corso Coverciano, presi il suo posto in Primavera. Da lì cominciai la mia carriera''. Poi, l'allenatore granata si sofferma sulla preparazione giovanile, confessando il segreto del suo successo: ''Abbiamo cambiato metodo di lavoro, dall'alimentazione fino agli schemi tattici. Non volevo lavorare sul giocatore, ma volevo "fare" col giocatore. Quando parlavo con i ragazzi, dicevo loro di puntare sempre alla Serie A e alla fine sono riusciti ad andarci in 64 e più di una decina sono finiti in Nazionale''. Un metodo di lavoro efficiente, improntato sulla forte selezione: ''Quando arrivava un giocatore, chiedevo se fosse all'altezza di Juve, Milan ed Inter. Se poteva giocare da loro, allora era un giocatore da Toro''.

Vatta si sofferma poi sul delicato capitolo Moggi, ai tempi, dirigente del Torino: '"Moggi aveva fatto molto per il settore giovanile, era molto attento ai ragazzi e a fine anno mi chiedeva una scheda completa di ogni singolo giocatore. I giocatori poi vanno seguiti, ricordo Cravero, che faceva panchina al Cesena. Il giorno dopo andai a parlare dal presidente e la settimana successiva si ritrovò titolare''.

Non manca un'opinione critica sulla gestione attuale della società da parte di Cairo: ''In questa società Cairo muore di solitudine, ha paura di avere gente competente. Cairo non vuole mettere i soldi, qualcuno dovrà prendere questa società ed investire seriamente. Ora, in questo Torino, rimane solo Ogbonna, che dobbiamo tenerci stretto''. Poi, qualche nome sui giocatori rifiutati dal Torino:'Conosco diversi ragazzi dell'Est, ero in buoni rapporti con i padri di alcuni giocatori. Qualche nome? Lijaic e Modric, per dirne due''.

Poi, una battuta sulla prossima partita:''Il campionato della sampdoria si commenta da solo, è colpa di Garrone e di suo figlio. Hanno smembrato la squadra, la formazione di Iachini rimane comunque una mina vagante''.