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Torino F.D.: c’è l’Orange Cervere

C’è un Toro che sbuffa, un Toro che non molla mai, un Toro dove i giocatori sono orgogliosi di scendere in campo ed i colori granata sono sfumati con quelli della vittoria. Il Torino F.D. non smette più di vincere e non ha...

Matteo Baricco

C’è un Toro che sbuffa, un Toro che non molla mai, un Toro dove i giocatori sono orgogliosi di scendere in campo ed i colori granata sono sfumati con quelli della vittoria. Il Torino F.D. non smette più di vincere e non ha alcuna intenzione di interrompere questa striscia positiva di risultati: Sabato c’è l’Orange Cervere e nulla può essere lasciato al caso.

I Ragazzi del Toro sanno che per raggiungere le vittorie occorre il sacrificio e l’umiltà di ascoltare i consigli del mister, al fine di diventare una squadra tosta come quelle che piacciono ai tifosi. Saranno in campo alle 10.00 per l’allenamento di rifinitura, dove proveranno diagonali, studieranno i movimenti e consolideranno gli automatismi difensivi per sbarrare la porta di Bertola prima che gli avversari arrivino al tiro. La lavagna del mister Barucco istruirà i Ragazzi sugli schemi da eseguire sia con la palla a terra che sui calci piazzati. Dice Barucco: “Bisogna guardarli sempre negli occhi, perché loro ti guardano costantemente. Li sprono a dare il meglio, cercando di insegnargli il Cuore Toro e il significato di questa maglia”.Alle 12.30 la Squadra si trasferirà a Cervere dove il gruppo si compatterà e cercherà di trovare la concentrazione necessaria durante il pranzo: un pasto da atleti, che permetta loro di essere energici e al top per il match.

Alle 14.30 ecco l’ingresso in campo: Pinna proverà i suoi tiri da fuori e la Squadra si stringerà attorno al mister per gli ultimi consigli tattici fino alle 15.00, ora del fischio d’inizio. Attendendo il rientro di Orefice, dopo la dura botta subita al Trofeo Marengo, toccherà a Michele Daniele farsi valere in campo fin dal primo minuto. “Uno corre per l’altro”, queste le parole del mister, “e dietro ad ogni gol c’è un grandissimo lavoro. Per questo esultiamo tantissimo ogni volta che il pallone varca la linea di porta. Siamo una grande famiglia che sorride correndo dietro al pallone”.