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Toro: anche Mihajlovic, Sirigu e De Silvestri sono “Crazy for Football”

Mondo Granata / I tre rappresentanti della squadra hanno preso parte alla presentazione del libro "Crazy for Football"

Gianluca Sartori

"Un'opera meritoria e interessante che racconta una storia speciale di persone in difficoltà che tramite il calcio riescono a combattere i loro problemi e a realizzare un sogno. Tutto questo è "Crazy for Football", il pluripremiato docu-film di Volfango De Biasi e Francesco Trento che ora è diventato anche un libro. Dall'iniziativa degli autori è nata l'idea di creare una Nazionale di calcio a cinque per persone con problemi di salute mentale, che piano piano ha preso piede, fino alla creazione di una Coppa del Mondo. La prossima si giocherà a maggio, a Roma. Alla presentazione del prodotto editoriale targato Longanesi, in questo venerdì sera al Circolo dei Lettori, al fianco degli autori, dello psichiatra del progetto Santo Rullo e dello scrittore Fabio Geda c'erano anche Sinisa Mihajlovic, Lorenzo De Silvestri e Salvatore Sirigu.

"I tre alfieri granata sono stati attivamente protagonisti della discussione. De Silvestri, notoriamente un amante delle buone letture, ha affermato: "Il calcio è senso di appartenenza. Secondo me è questa la parte migliore. Per noi è un lavoro ma poi si inizia ad avere a che fare con tanti compagni di tante nazionalità diverse. È bello sapere che il calcio aiuta le persone a combattere i loro problemi. Anche noi ne abbiamo, all'interno dello spogliatoio, anche se di minore entità rispetto ai protagonisti di questo libro".

"A Mihajlovic, molto partecipe e interessato, viene poi chiesto se ci sono punti in comune tra il mestiere di psicologo e quello di allenatore. "Ci sono eccome e lo dico da tempo. L'allenatore deve saper comprendere i propri giocatori e deve saper toccare le corde giuste. Alcuni hanno bisogno di essere sgridati, altri di essere capiti".

"Ancora Mihajlovic: "Siamo sportivi di alto livello e cerchiamo sempre di dare il buon esempio dal punto di vista comportamentale perché siamo consapevoli del nostro ruolo. Alcune volte a causa del pathos che caratterizza il nostro mestiere non ce la facciamo e spiace. Ma vorrei che la gente capisse che siamo sportivi di alto livello che a loro volta hanno fatto dei sacrifici. Anche se, come ho detto una volta, i sacrifici veri sono quelli di chi si alza al mattino alle sei per fare due lavori. Io non riesco a immaginarmi a fare una vita del genere; la nostra fortuna è fare un lavoro che ci piace".

"Sirigu, infine: "Io credo che il calcio, ma lo sport in generale, ti faccia crescere. Da piccolo ho provato tanti sport, ma il calcio è sempre stato quello che mi ha fatto provare le maggiori emozioni. Secondo me la cosa più bella è vivere lo spogliatoio, il vivere comune insieme ad altre persone. Quando smetterò, sarà la parte che mi mancherà di più; è la cosa più terapeutica per risolvere i problemi personali".

"A Mihajlovic poi è stato chiesto se gli piacerebbe allenare questa specialissima squadra di calcio a cinque: "Sí, perché no" la risposta di Mihajlovic. "Solo che non so se mi prendono, perché io a volte esagero e finirei per dargli il cattivo esempio", la simpatica risposta del mister che ha scatenato le risate del pubblico.

"Ulteriori informazioni sull'opera sono disponibili sulla pagina Facebook "Crazy for Football" e, cliccando "mi piace", si può aiutare concretamente la squadra di calcio che ne è protagonista.