"Nel giorno dell'anniversario del tempio granata, si tirano le prime somme su un'opera desiderata per anni da tutto il popolo granata. E bisogna amaramente ammettere che nonostante tutto, la verità è che lo Stadio Filadelfia è stato punto di aggregazione ma in misura inferiore rispetto a quanto tutti si aspettassero. Una delle cause è sicuramente l'incompiutezza dell'opera che necessita ancora della realizzazione del secondo e del terzo lotto, stando al progetto originario, e per questo non aiuta l'assenza di un Presidente con pieni poteri nell'organigramma della Fondazione. La vicenda si trascina da quando, a luglio, Cesare Salvadori, che aveva anticipato le proprie dimissioni ancora prima, si è dimesso ufficialmente una volta trovato l'accordo per l'affitto con il Torino FC.
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Un anno di Filadelfia: ma il nuovo Presidente della Fondazione manca ancora
Un anno dopo l'inaugurazione e le dimissioni di Salvadori, annunciate e poi arrivate a luglio, la Fondazione Filadelfia aspetta ancora la nomina del Presidente da parte del Comune di Torino
LA SITUAZIONE - Nonostante la Fondazione sia stabile dal punto di vista gestionale ed economico, visto che il secondo lotto sarebbe già finanziabile, è ovvio che l'operato sia notevolmente rallentato dall'assenza di un Presidente con pieni poteri. La procedura per realizzare il secondo lotto è tutta da definire mentre per il terzo lotto non ci sono ancora i fondi. La nomina spetta al Comune di Torino che però non ha ancora provveduto: il bando per le candidature è stato chiuso il 16 aprile e ad oggi non ci sono ancora novità. Ciò fa pensare che le candidature non siano ritenute valide o in alternativa che l'ente stia tardando per motivi non precisati nel prendere la propria decisione. Nel frattempo c'è anche stata la querelle legata al Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle, Marco Chessa che solo dopo essere stato annunciato come nuovo Presidente della Fondazione, si è scoperto incompatibile e si è quindi ritirato. A questo punto, il CdA per approvare il bilancio per il 2017, che stava aspettando la nomina del Comune dovrebbe riunirsi comunque, con Serino Rampanti (vice-presidente della Fondazione) a fare le veci di un Presidente che, dopo un anno, non c'è.
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