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"di Valentino Della Casa È incredibile come sia appassionante, emozionante, ma anche snervante e frustrante il gioco del calcio. Questa sera, al “Rigamonti” di Brescia, si gioca il Match dell’anno della Serie B 2009/2010 e tutte le emozioni, le gioie, le tensioni che possono essere destinate verso lo Sport più amato d’Italia, beh tutte queste sicuramente oggi faranno da cornice alla partita che vale una stagione. Una partita che certamente verrà condizionata dalle mille aspettative che i tifosi di entrambe le squadre hanno riposto nei propri giocatori, molti dei quali vivono questa gara come quella più importante della propria carriera, come apice di un percorso calcistico che li ha portati in questo giorno, in questo luogo, a lottare per un traguardo importante quale la Serie A. Categoria che non appartiene a nessuna delle due squadre, che in maniera completamente diversa si stanno preparando a questo incontro, tra strascichi polemici, dichiarazioni poco eleganti, appelli ad una Giustizia Sportiva che altro non poteva fare, se non giudicare innocente chi è innocente. È l’incontro che vale un’annata intera. Fatta di delusioni (è giusto ricordarlo) per entrambe le squadre. Ma fatta anche di gioie. Soprattutto per il Toro, questo neonato Toro petrachiano che è riuscito a compiere un’impresa quasi pari alla miracolosa cavalcata promozione di Camolese. Un Toro petrachiano che ha avuto il grande coraggio di cambiare tutte le carte in tavola, a partita in corso, e ad essere incredibilmente premiato per ogni scelta fatta. Un Toro che è finalmente riuscito in qualcosa che non accadeva da almeno 3 anni: ricompattare tutto l’ambiente, raggiungere quel livello di rispetto reciproco da parte di squadra e tifoseria che da troppo tempo mancava e che non può che far bene a questa piazza, che con tutta se stessa sta riconquistandosi con grande e apprezzabilissima fatica la massima serie. Un Toro che questa sera darà battaglia, coadiuvato da un pubblico che ha risposto alla chiamata, e che con appassionante vigore scalderà di granata lo stadio di Brescia. Tifare e giocare sono diventate una sola cosa. Tifando e giocando, si andrà in Serie A.

"(Foto: M. Dreosti)