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60 anni fa l’ultima vittoria a Livorno

di Salvatore D'Arienzo

Di trasferte in terra amaranto il Toro non si può dire sia certo un abituè, ma, nonostante la scarsa...

Redazione Toro News

"di Salvatore D'Arienzo

"Di trasferte in terra amaranto il Toro non si può dire sia certo un abituè, ma, nonostante la scarsa periodicità, quasi sempre in passato queste sfide hanno rappresentato tappe importanti nei rispettivi destini calcistici, così come sarà del resto, come da tradizione, anche domenica. E spesso tali scontri hanno prodotto risultati altisonanti, praticamente sempre in favore dei granata; in 15 visite totali, dal 1930 ad oggi, in casa labronica, infatti, il Toro ha ottenuto ben 5 successi e 7 pareggi, segnando 18 goal e subendone 13; soltanto 3 le sconfitte, una di queste in serie B nell’unico precedente della storia giocato in questa categoria il 22 maggio del 2005 (3-1 il punteggio finale). Tutti in serie A gli altri 14 scontri, a cui vanno aggiunti quelli antecedenti la massima serie, giocati nel ‘26 e nel ’29 e terminati con il bilancio di una vittoria a testa.

"Sfide quasi sempre decisive dicevamo, in particolare nelle stagioni 1934/35 e 1941/42. Le due compagini in questi anni si fronteggiano testa a testa per lo stesso obiettivo, dapprima la salvezza e poi lo scudetto e a spuntarla in entrambi i casi è sempre il Torino. Ma proseguiamo con ordine: il 3 febbraio del ’35, all’allora stadio ‘Edda Ciano Mussolini’ di Livorno, le due squadre impattano sull’ 1-1, grazie ai goal di Baldi III per il Toro e di Alberti per gli amaranto. La partita di ritorno si svolge alla 30° e ultima giornata di quel campionato e la classifica, prima degli ultimi decisivi 90 minuti, sorride ai labronici, che vantano 1 punto di vantaggio proprio sul Toro che è in piena zona retrocessione. Una vittoria chiaramente in quello che è il match più importante della stagione cambierebbe tutto; detto, fatto: 1 a 0 con goal di Prato ad inizio ripresa, sorpasso concretizzato sul filo di lana e toscani condannati alla B.

"Una beffa enorme, che ai tempi creò una rivalità accesa tra le due formazioni, rivalità che raggiunge l'apice in ben altro contesto, vale a dire quando nel 1941/1942 le due squadre si ritrovano a lottare per lo scudetto. Ancora una volta il Toro la spunterà di un punto, 43 contro i 42 dei toscani. Gli scontri diretti, però, quell’anno sono decisamente favorevoli agli amaranto, che espugnano Torino nel girone d’andata e poi impattano sullo 0-0 al ritorno, il 24 gennaio del ’43, unica volta nella storia della sfida senza goal in terra toscana. Iniziò così, da quell’annata, il dominio tricolore del Grande Torino, mentre proprio in quell'occasione cominciò il lento declino della squadra amaranto, che retrocederà dalla massima serie, per farvi ritorno solo dopo innumerevoli peripezie sportive (e cadute rovinose anche tra i dilettanti) cinquanta anni dopo.

"Le sfide si protraggono infatti fino alla stagione 1948-49, annata infausta per motivi differenti da una parte e dall’altra: il Livorno chiuse ultimo in classifica e retrocesse per poi, come detto, sprofondare in 50 anni di anonimato, il Toro perì il 4 maggio del 1949 nell’incidente aereo di Superga e fu dichiarato dalla FIGC campione d’Italia disputando le ultime 4 gare con la formazione primavera. Ma fu il grande Torino a sconfiggere il Livorno in ambedue i precedenti stagionali: 1-1 al Filadelfia e 2-0 in trasferta all’Ardensa il 10 ottobre del '48, grazie ai goal di Mazzola e Loik. Rimane ancora oggi questa l’ultima vittoria granata in terra labronica, anche perché dopo quel precedente le due squadre torneranno ad affrontarsi soltanto mezzo secolo dopo in serie B, nell’annata della storica promozione amaranto, per poi ritrovarsi in A la scorsa stagione, il 23 dicembre del 2006: al Picchi finisce 1-1 con goal di Cioffi e Lucarelli.

"Tra Orsi e De Biasi, infine, se non è una prima assoluta poco ci manca, visto che sarà soltanto la seconda volta da avversari per i due mister, dopo lo 0-0 maturato sulle stesse panchine la scorsa stagione all’Olimpico, che sancì la matematica salvezza per entrambe. Questo precedente, dello scorso 20 maggio 2007, è anche l’unico nella pur giovane carriera di Nando Orsi contro i granata, mentre per De Biasi il curriculum è ben più vasto: sulle panchine di Modena, Spal, Brescia e Torino, infatti, il tecnico trevigiano ha già affrontato i labronici 8 volte ottenendo 4 pareggi, 2 vittorie ed altrettante sconfitte.