E' arrivato in estate all'ombra della Mole con un fardello - c'è da riconoscerglielo - decisamente importante, l'operazione di mercato che aveva portato a Milano, sponda nerazzurra, il difensore granata Simone Benedetti in uno scambio di comproprietà. Il suo biglietto da visita, però, parlava chiaro: fresco di quinquennale con l'Inter, il centrocampista serbo nato in Svizzera ma di passaporto italiano arrivava da un'ottima stagione con la formazione Primavera di Pea ed era entrato nelle grazie di Josè Mourinho che, oltre ad averlo aggregato alla Prima squadra nella spedizione invernale a Dubai, si era fermamente opposto ad una sua cessione in prestito durante la sessione di gennaio del mercato ed era arrivato persino a farlo esordire in serie A.
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A 20 anni è già finito in America
E' arrivato in estate all'ombra della Mole con un fardello - c'è da riconoscerglielo - decisamente importante, l'operazione di mercato che aveva portato a Milano, sponda nerazzurra, il difensore granata Simone Benedetti in uno scambio di...
A spendere parole d'oro per lui s'era esposto persino il diesse Petrachi, ammettendo di averlo seguito da parecchio tempo e di nutrire in lui grandi aspettative per il futuro.
Nonostante tutte le attenuanti del caso, però, il giovane esterno - classe 1991 - non ha assolutamente convinto durante la stagione non soltanto in campo (dove il tecnico Lerda gli ha concesso comunque ben otto presenze), quanto anche in allenamento e con la Primavera: timoroso e molle nel primo caso, presuntuoso, inutile ed inconcludente nei secondi.
Ad aggravare ulteriormente la sua situazione ci ha poi pensato la finestra invernale di mercato: l'avventura tutt'altro che positiva in granata gli ha precluso altre esperienze in Italia al punto che l'Inter - non propriamente una società dalla scarsa rete di contatti e dalla bassa influenza e peso specifico sull'esito di accordi e trattive - è riuscita a parcheggiarlo soltanto oltre l'oceano, in America, al Toronto di Aaron Winter dove ha collezionato nove presenze senza reti ed ha avuto l'onore di indossare la maglia numero 10 del club. Non propriamente un'esperienza di vanto nel curriculum di un ragazzo che, appena ventenne ed ancora promessa inesplosa del calcio, è già arrivato in un campionato dove in genere si approda a carriera abbondantemente finita, per svernare e rimpinguare notevolmente il portafogli.
Presenze: 8Reti: 0VOTO: svSituazione contrattuale: in comproprietà con l'Inter.Prospettive di mercato: difficilmente il Toro lo riscatterà dai nerazzurri, anche se potrebbe essere impiegato come pedina di scambio per altre trattative. La sua data di nascita comunque impone prudenza: ci si lamenta sempre che in Italia non viene mai data fiducia ai giovani, c'è anche da aspettarsi che all'inizio possano commettere degli errori.Possibilità di permanenza: 25%
PAGELLONE GRANATA 2010-2011RUBINHO 5 BASSI 5MORELLO ngD’AMBROSIO 4 RIVALTA 6DI CESARE 5,5PRATALI 4,5 OGBONNA 6.5ZAVAGNO 5.5GAROFALO 5DE FEUDIS 6DE VEZZE 6BUDEL 5OBODO 4ZANETTI 5LAZAREVIC 6
(foto M. Dreosti)
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