toro

A tutto Chino

NOME: Alvaro
COGNOME: Recoba
SOPRANNOME: Chino
NATO A: Montevideo (Uruguay)
NATO IL: 13/03/1976

Federico Floris

"NOME: AlvaroCOGNOME: RecobaSOPRANNOME: ChinoNATO A: Montevideo (Uruguay)NATO IL: 13/03/1976RUOLO: Seconda puntaPRESENZE IN A: 194 RETI in A: 65

"Come si può discutere un giocatore che nel corso della propria carriera ha fatto gol in tutti i modi: tirando da centrocampo (ad Empoli nel ‘97/’98), dalla bandierina del calcio d’angolo (sempre contro l’Empoli nello scorso torneo) e partendo palla al piede dalla propria area, seminando avversari in serie (a Lecce nel ‘01/’02)?Pare strano ma questo è il destino di Alvaro Recoba, detto Chino, talento in quantità industriale ma mostrato a singhiozzo, un po’ per un fisico fermato spesso da acciacchi assortiti e molto perché nessun allenatore avuto all’Inter (da Simoni a Lippi, da Zaccheroni a Mancini) ha mai puntato ad occhi chiusi sulle sue qualità.

"L’unico tecnico che gli ha affidato le chiavi della propria squadra, assicurandogli fiducia incondizionata, è stato proprio Walter Alfredo Novellino che in sei mesi di Venezia ha fatto vedere le potenzialità di questo estroso mancino. Era il 1999. Il Chino era arrivato in nerazzurro un anno e mezzo prima, esordendo lo stesso giorno di un certo Ronaldo, contro il Brescia. A risolvere la gara con una doppietta però non fu il fenomeno ma questo semisconosciuto uruguaiano che con due bolidi di sinistro riuscì ad abbattere il muro difensivo delle rondinelle.Poi qualche spezzone di gara, lampi di classe ma poco spazio ed allora in prestito da Novellino.Quando Recoba arrivò in Laguna la squadra, dove giocava anche Pedone (divenuto poi amico del Chino e ora nello staff tecnico granata) era ultima a 12 punti ed in 19 gare risalì la china sino a conquistare un’insperata salvezza. In buona parte grazie alle reti di Recoba (11) ed ai suoi assist per Pippo Maniero.

"Poi di nuovo Inter con un interminabile saliscendi di emozioni, dal rigore sbagliato con l’Helsinborg nei preliminari di Champions al caso del passaporto falso, sino al fatidico 5 maggio. Eventi negativi intervallati da giocate da prestigiatore del pallone che gli sono valsi l’affetto di Moratti, che più volte è stato visto in tribuna con addosso la maglia numero 20 di Recoba.Al Toro avrà la numero 4, un numero da mediano per un fantasista che insieme a Rosina proverà a regalare spettacolo e divertimento al popolo granata.