di Edoardo Blandino
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Al Toro serve l’impresa
di Edoardo Blandino
La squadra di Ballardini è una di quelle formazioni che sembra patire notevolmente l’effetto trasferta. Non è un caso infatti che tra le mura amiche i rosanero...
"La squadra di Ballardini è una di quelle formazioni che sembra patire notevolmente l’effetto trasferta. Non è un caso infatti che tra le mura amiche i rosanero abbiamo ottenuti i migliori risultati. Addirittura hanno conquistato 30 dei 42 punti totali. È curioso però notare come al Barbera i match non siano mai finiti in parità: 10 vittorie e 4 sconfitte. Sembra esserci qualcosa nello stadio siciliano che trasforma i giocatori. Non sarà dunque facile per il Torino arrivare nel capoluogo siciliano e prendersi dei punti. Anche perché le quattro sconfitte sono arrivate ad opera di Fiorentina, Inter, Juventus e Catania. Insomma, non proprio delle formazioni facili da affrontare. Camolese avrà dunque subito un match arduo da interpretare.
"Il Palermo è una squadra che ama giocare al calcio. I rosanero non si chiudono dietro arroccati in difesa aspettando il momento opportuno per sfruttare il contropiede. Il tecnico dei siciliani vuole che i suoi uomini costruiscano manovrando. Infatti il Palermo in casa vanta addirittura il miglior attacco del campionato insieme alla Juventus, ma sbilanciandosi in avanti per cercare la via del gol corre diversi pericoli nelle retrovie. Le numerose reti, però, sono compensate a dovere con la terza peggior difesa nei match disputati al Barbera. In questo senso i prossimi avversari dei granata ricordano un po’ le squadre zemaniane: tanta corsa, gol e spettacolo, ma grande fragilità.
"Gli uomini di maggiore classe fra le fila rosanero sono senza dubbio i due attaccanti: Miccoli e Cavani (per entrambi 10 gol in questo campionato). Sono due punte tecniche che amano segnare in modo sempre diverso. È difficile vederli fare i cosiddetti gol “alla Inzaghi”, solitamente preferiscono reti di maggiore fattura. In ogni caso, oltre a loro due, bisognerà stare attenti anche a Simplicio. Il brasiliano è cresciuto notevolmente in questi anni e ora ha raggiunto una maturità tattica eccellente. Non è il classico giocatore rapido che salta l’uomo e ispira le punte, ma nonostante ciò riesce a mandare spesso in gol i compagni. Però non disdegna neppure segnare lui stesso e le 7 marcature lo dimostrano.
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