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Alla scoperta del Grosseto

di Davide Agazzi

Sabato, allo stadio Carlo Zecchini, andrà in scena la partita tra Grosseto e Torino, valevole per la tredicesima giornata di SerieB. Il Toro dovrà vedersela con una squadra, quella toscana,...

Redazione Toro News

di Davide Agazzi

Sabato, allo stadio Carlo Zecchini, andrà in scena la partita tra Grosseto e Torino, valevole per la tredicesima giornata di SerieB. Il Toro dovrà vedersela con una squadra, quella toscana, non certo dal rendimento costante, ma che, tra le mura amiche, ha saputo collezionare undici punti sui diciotto disponibili. Numeri da promozione, che però vanno accostati alle prestazioni offerte in trasferta, non certo all’altezza. In occasione della partita con il Grosseto, abbiamo contattato Maurizio Caldarelli, de “Il Tirreno”, che segue quotidianamente la squadra di Moriero, per raccontarci le ambizioni della squadra toscana.

Il Grosseto: La squadraLa squadra di Moriero ha due facce. Una, temeraria e brillante, quando è coccolata dai propri tifosi e l’altra, da trasferta, timorosa e rinunciataria. Quest’ultima poi, la versione da trasferta, ha un marchio di fabbrica: riuscire a farsi rimontare. Si vedano le trasferte con Novara, Pescara, Padova e Cittadella. Il problema principale della squadra di Moriero è l’assenza di un attaccante prolifico. Basti pensare che l’attuale goleador dei toscani è Guidone, solamente a quota 2 reti, alla pari di Soncin, infortunato. Inoltre, gli attaccanti, non essendo delle vere e proprie prime punte, tornano spesso a dare una mano al centrocampo, aiutando la squadra, ma rendendo evanescenti le folate offensive.

Il Grosseto: L’allenatoreQuando si parla di allenatori emergenti, il primo pensiero va a Francesco Moriero. Chiamato a risollevare le sorti della squadra dopo Apolloni, ha certamente dato la sua impronta. Gli uomini a disposizione sono sempre gli stessi, ma certamente ha trasmesso la giusta grinta. I suoi ragazzi giocano fino in fondo, anche se spesso si lasciano andare a qualche amnesia di troppo. Moriero dovrà riuscire a dare maggiore equilibrio alla sua squadra, soltanto così potrà sperare nel raggiungimento di obiettivi nobili.

L’undici base

La stellaSulla carta l’elemento di maggior spessore dovrebbe essere Riccardo Allegretti. Attualmente però, il fantasista, nato a Milano, si è fatto notare solo per i suoi sporadici calci di punizione. Finora, il giocatore, che dovrebbe garantire qualità alla manovra offensiva ha regalato ai suoi tifosi un solo gol.

ObiettiviData l’attuale situazione di classifica, l’ordine di scuderia è di uscire al più presto dal momento non positivo che sta attraversando la squadra. Le aspettative sono di racimolare i punti necessari per entrare nel gruppone di metà classifica e successivamente sperare che la banda Moriero riesca ad ingranare la marcia giusta per le zone più alte della classifica.