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All’Olimpico tornano la serie A ed i 3 punti

Lo stadio Olimpico abbraccia il ritorno del Torino in serie A e la truppa di Ventura...

Stefano Rosso

Lo stadio Olimpico abbraccia il ritorno del Torino in serie A e la truppa di Ventura risponde subito presente al proprio pubblico: il 3-0 con cui si impongono i granata sul Pescara di Stroppa non lasciano adito a dubbi né interpretazione e, ragionando in mera ottica campionato, denota decisamente il solco tra la formazione adriatica ed il Toro nella sfida per la permanenza nella categoria.

UN TORO CHE SA PUNGERE – Il Pescara si presenta all’Olimpico con un abito ben diverso rispetto a quello gli cucì addosso Zeman: l’esordiente Stroppa schiera un 4-3-3 poco convinto che, colpito mortalmente dall’espulsione di Terlizzi ma soprattutto del vantaggio di Sgrigna nel primo tempo, collassa definitivamente nella ripresa. Il confusionario 4-2-3 con cui Stroppa ridisegna i suoi costringe la formazione ospite ad allungare troppo i reparti ed a squagliarsi di fronte a manovra e possesso palla del Torino, senza mai farsi vedere dalle parti di Gillet. Succede così che, senza voler strafare né prendere sottogamba la frazione di gioco, i granata costruiscono numerose occasioni da gol – con Sgrigna che in due occasioni sfiora la doppietta personale, Santana, l'esordiente Sansone e Meggiorini – per poi chiudere l’incontro con il primo timbro in granata di Brighi, bravissimo a raccogliere un guizzo dell’ottimo Sgrigna, e con l’incornata di capitan Bianchi.

LE BELLE (RI)SCOPERTE – La gara odierna è stata anche l’occasione per (ri)scoprire le risorse di un Torino che, innegabilmente, fa della coesione del gruppo la sua arma migliore: le belle notizie infatti arrivano sicuramente da Alessandro Sgrigna, autore di una buona prestazione coronata dalla rete dell’1-0 e dall’assist del raddoppio, ma soprattutto dal tanto criticato terzino mancino Salvatore Masiello, abile a mettere il cross per l’inzuccata di Bianchi, e da Matteo Brighi. Il sigillo dell’ex Roma infatti corona una prestazione positiva in fase di impostazione di gioco, ma soprattutto arriva a seguito di un inserimento offensivo del quale il centrocampista è maestro: una delle risorse che potranno risultare davvero preziose per il Toro durante la stagione.

(foto M.Dreosti)