nostro inviato a SappadaStefano Brugnoli
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”Andare in A? Poche parole, tanto lavoro”
nostro inviato a Sappada
Stefano Brugnoli
Finito l’allenamento Giuseppe Vives si è presentato ai nuovi tifosi. Ecco il riassunto delle parole del centrocampista partenopeo.
Finito l’allenamento Giuseppe Vives si è presentato ai nuovi tifosi. Ecco il riassunto delle parole del centrocampista partenopeo.“Sono venuto al Torino perché è una squadra importante che deve raggiungere un obiettivo importante, la mia esperienza a Lecce dove ho fatto due promozioni mi dice che bisogna lavorare in silenzio ed essere consapevoli della propria forza in modo da rimanere tranquilli nei periodi di difficoltà perchè il campionato di serie B è lungo e difficile, infatti l’ultima promozione l’abbiamo ottenuta vincendo il campionato pur non essendo favoriti, mentre la volta precedente non sempre siamo stati equilibrarti e abbiamo raggiunto la promozione solo ai playoff pur essendo la squadra più forte del campionato.L’ambiente granata da soddisfazione perché ci sono tanti tifosi che seguono calorosamente la squadra, con i miei compagni di reparto mi trovo bene, sia con Iori con il quale per ora il mister mi fa lavorare di più, ma anche con Basha, Zanetti e Suciu perché sono tutti ottimi calciatori; siamo in cinque e tutti lottiamo per i due posti da titolare.Il mister Ventura mi ha colpito perché ti insegna calcio infatti già in sette giorni abbiamo acquisito delle giocate in allenamento che abbiamo messo anche in partita, i prossimi due impegni saranno più stimolanti per il blasone degli avversari (Taranto e soprattutto Fiorentina) ma noi dobbiamo cercare più il gioco del risultato, il risultato conterà poi in campionato certo è che scenderemo in campo per far bella figura e per cercare di vincere le partite per abituarci al clima campionato. Il lavoro che ci chiede il mister a noi centrocampisti è di dare schermo davanti alla difesa e di rilanciare l’azione offensiva quindi riguarda entrambe le fasi, in carriera quando ho giocato a tre occupavo la parte di vertice basso davanti alla difesa e quindi ero più impegnato in fase difensiva, il lavoro che dovremo fare non sarà tanto dispendioso se, come vuole il mister, avremo spesso il possesso della palla così che saranno gli avversari a correre di più, però qua in ritiro dobbiamo comunque prepararci bene e stamattina approfittando di una buona giornata abbiamo lavorato sodo.L’allenatore che ha influito di più nella mia carriera è stato Zeman perché mi ha permesso di salire dalla C alla B e poi di riflesso sono salito in serie A, la differenza con Ventura è nel modulo perché Zeman utilizza il 4-3-3 e quindi cura di più la fase offensiva, ma entrambi ti fanno giocare secondo schemi preordinati”Si conclude qui l’intervista al neo acquisto granata che da l’impressione di essere un uomo di sostanza molto dedito al lavoro
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