E’ il nuovo amministratore delegato. Stefano Antonelli, arriva, trafelato, da Milano dove ha appena ottenuto la sospensiva per poter ricoprire il nuovo ruolo nella società granata.
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Antonelli neo amministratore delegato del Torino FC
E’ il nuovo amministratore delegato. Stefano Antonelli, arriva, trafelato, da Milano dove ha appena ottenuto la sospensiva per poter ricoprire il nuovo ruolo nella società granata.‘Finora ho sempre lavorato a fari spenti, per questo più che...
‘Finora ho sempre lavorato a fari spenti, per questo più che di parole ho voglia di fare. Sono stato conquistato dalla carica del mister e dal lungo corteggiamento del Presidente, una persona onesta e corretta. Voglio cercare di fare un lavoro dignitoso con grande umiltà. Nomi ? Non ne faccio, ci pensate voi. State facendo una campagna acquisti strepitosa, per cui va benissimo, chiaramente in mezzo ai nomi che state facendo ci sono quelli giusti. Posso solo dirvi che stiamo cercando giocatori con la faccia da Toro, come piacciono a questa piazza’.Sulle strategie future di mercato Antonelli non si sbilancia: 'Guarderemo tutti i mercati senza alcuna preclusione'. Rispetto a Beppe Marotta, ('uno dei più quotati professionisti del settore') si sente più uomo di campo che di amministrazione. Subentra a Salvatori e Tosi, il suo compito sarà quello di cercare di mettere al servizio di Novellino, con cui sta lavorando già a strettissimo contatto, giovani di grande talento ed esperienza. 'Ho conosciuto Antonelli ad agosto del 2005 quando ci incontrammo per Muzzi - racconta Cairo -. Poi ci siamo persi di vista per un po' di tempo, poi dall'estate scorsa ho avuto modo di conoscerlo meglio e dopo il mercato di riparazione ho intuito che aveva le potenzialità per poter sviluppare il progetto che ho in mente per il Torino". Sul conflitto di interesse Antonelli è esplicito: "Se sono qui oggi come amministratore delegato è perchè posso farlo a tempo pieno, senza nessun rischio o timore. Chi dovesse venire a verificare la mia posizione troverà una persona disponibile e corretta, senza nulla da nascondere". Mentre Cairo fa notare che già in passato Bonetto, Baldini e Roggi hanno compiuto lo stesso percorso.
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