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Aperto il cantiere al centro della difesa

Nel Toro che vince, gioca con coraggio e non può probabilmente chiedere di meglio a se stesso in questo momento, ci sono ancora diversi cantieri aperti. E non potrebbe essere altrimenti, visto che a Gennaio sono...

Redazione Toro News

Nel Toro che vince, gioca con coraggio e non può probabilmente chiedere di meglio a se stesso in questo momento, ci sono ancora diversi cantieri aperti. E non potrebbe essere altrimenti, visto che a Gennaio sono iniziati i grandi lavori; lavori che sono però ben lungi dall'essere finiti, e che Colantuono deve cercare di completare in corso d'opera. Uno di questi cantieri è in fase di avanzamento proprio al centro della difesa, davanti a Sereni (anzi a Morello, ultimamente), e non è ancora chiaro con quali elementi completarlo.O meglio, uno pare certo, ed è Simone Loria: molti osservatori del cantiere (tifosi e addetti ai lavori) nutrono dei dubbi, ma il capocantiere è invece sicuro di quel che fa, quando lo considera inamovibile. L'ex-romanista ha alternato prestazioni senza sbavature ad errori marchiani, come quelli contro Salernitana, o Triestina, o altri. Il suo carattere e la sua esperienza ne fanno un leader per il pacchetto arretrato, ed è probabilmente questo a far sì che Colantuono decida di non privarsene mai; l'investimento della società su Loria è importantissimo per la B (700mila euro l'ingaggio stagionale), e dunque diversi elementi concorrono a farne perno per la difesa e vicecapitano d'emergenza per la squadra.Se Loria è inamovibile, bisogna allora valutare al meglio il suo partner ideale. Per caratteristiche e affinità, probabilmente questi è Claudio Rivalta. Il piccolo difensore, purtroppo per lui, è stato impiegato ben poche volte nel suo ruolo naturale: ad esempio, contro il Grosseto alla prima di campionato, o ad Empoli; e in quelle circostanza ha garantito una tenuta stagna alla difesa granata. Del resto, è proprio in quella posizione che si era fatto notare quando, da giovane, divenne capitano della Nazionale Under 21 campione d'Europa, e sempre come centrale conquistò la Serie A con l'Atalanta, in coppia con Loria. Contro il Brescia, l'ultima volta, ha invece commesso una grave ingenuità che ha messo a rischio la rimonta granata, ma il suo impiego al centro va senz'altro rivalutato.Se non Rivalta, quale l'alternativa? Per nome e valore, senz'altro Zoboli. Dopo un inizio di stagione in cui spesso era tra i pochi a non naufragare, l'ex-bresciano è andato ultimamente in calo. Il suo valore rimane senz'altro ottimo per la categoria, ma le sue caratteristiche lo rendono forse troppo simile a Loria; o per lo meno, Colantuono dovrebbe poter valutare di volta in volta chi schierare anche secondo le caratteristiche degli avversari. Discorso valido anche per Ogbonna. Colui che “diventerà il centrale più forte d'Italia”, a detta dello stesso allenatore del Torino, è però troppo spesso vittima di amnesie pericolose. Quelli che fino a qualche tempo fa erano episodi nell'ambito di prestazioni di grande valore, stanno recentemente diventando una spiacevole abitudine; ferme restando le grandi prospettive dell'unico Under 21 granata, il momento no suggerisce di non correre eccessivi rischi, come quelli vissuti anche a Padova.Rimane ancora una possibilità, che Colantuono fin'ora non ha preso in considerazione: Rocco D'Aiello. Il difensore, considerato dagli esperti della categoria “il più forte centrale di tutta la Lega Pro”, non è ancora stata messo alla prova della Serie B. In allenamento pare uno stopper prestante e rapido, eppure le opportunità gli sono state tutte negate; è innegabile che l'organico a disposizione del tecnico sia, in quel settore, particolarmente ricco di uomini (e povero di spazi), ma potrebbe essere giunta l'ora di provare l'ultimo degli acquisti di Gennaio a non aver ancora messo piede in campo. La “fame” che caratterizza i nuovi arrivi potrà solo essergli cresciuta, nel tempo dell'attesa.

(foto M.Dreosti)