toro

Atalanta, un esempio per tutti: l’ambizione non dipende da fatturato e monte ingaggi

MILAN, ITALY - OCTOBER 01:  Duvan Zapata of Atalanta BC celebrates with his team-mates after scoring the opening goal during the UEFA Champions League group C match between Atalanta and Shakhtar Donetsk at Stadio Giuseppe Meazza on October 1, 2019 in Milan, Italy.  (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Focus on / La Dea è tra le 16 regine d'Europa con un monte ingaggi tra i più bassi della Serie A

Silvio Luciani

"Il calcio italiano non può far altro che applaudire l'impresa dell'Atalanta, che ieri sera ha centrato una storica quanto complicata qualificazione agli ottavi di Champions League. I ragazzi terribili di Gasperini hanno annientato lo Shakhtar in trasferta riuscendo a completare una rimonta incredibile in classifica. Qualcosa che sarebbe stato clamoroso anche da pensare dopo le prime tre sconfitte consecutive. E invece, Gomez e compagni hanno ribaltato la classifica del girone riuscendosi a qualificare alle spalle del Manchester City dopo un pareggio e due vittorie.

"GESTIONE - Ma l'impresa dell'Atalanta parte da lontano, da una gestione societaria e manageriale efficace ed ambiziosa. Anche il Toro può e deve prendere esempio dal ciclo della Dea sotto la gestione del presidente Percassi. L'imprenditore bergamasco ha rilevato i nerazzurri nel 2010 e in 9 anni l'ha portata dalla Serie B alle luci dell'ex Coppa dei Campioni. L'Atalanta avrà avuto un pizzico di fortuna nell'ascesa degli ultimissimi anni ma è una buona sorte trovata grazie a serietà, programmazione e competenza.

MONTE INGAGGI - L'Atalanta è anche la dimostrazione del fatto che i numeri contano fino ad un certo punto. In un calcio in cui fatturati e monte ingaggi pesano sempre di più, ha dimostrato che l'ambizione e la competenza possono assottigliare il gap con le big. L'Atalanta ha un monte ingaggi di soli 36 milioni di euro, il tredicesimo della Serie A: solo 6 milioni in più di Parma e Udinese. Per fare un paragone, il Toro ha un monte ingaggi di 54 milioni (+18 milioni) e l'Inter, che non è arrivata agli ottavi di Champions, di 139 milioni.

"REALTÀ - I nerazzurri ormai si stanno strutturando nelle zone altissime della classifica e sono una realtà del calcio italiano: due quarti posti e un settimo posto oltre alle grandi prestazioni in Europa e una finale di Coppa Italia non sono casuali. E pensare che il 29 febbraio 2019 Mazzarri batteva con merito Gasperini agganciando l'Atalanta al settimo posto. Undici mesi dopo i bergamaschi sono negli ottavi di Champions e i granata tirano un sospiro di sollievo per una vittoria che li porta nella parte sinistra della classifica di Serie A.