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”Auguri Granata”: il Toro vince fuori dal campo

Non poteva esserci augurio migliore di nuovo anno per i tifosi del Toro all'Hiroshima Mon Amour, storico locale in via Bossoli 83 a Torino: vedere Mondonico, Comi, Di Cesare, Suciu, Chiosa, molti ragazzi della Primavera e, soprattutto, molti...

Redazione Toro News

Non poteva esserci augurio migliore di nuovo anno per i tifosi del Toro all'Hiroshima Mon Amour, storico locale in via Bossoli 83 a Torino: vedere Mondonico, Comi, Di Cesare, Suciu, Chiosa, molti ragazzi della Primavera e, soprattutto, molti piccoli cuori granata tutti insieme a festeggiare, è uno spettacolo unico. Ha riscosso molto successo l'iniziativa “Auguri granata”, organizzata da tifosi come Marco Gastini, che si è detto “molto soddisfatto per come è andata la giornata”, aggiungendo poi: “Speriamo di poterne organizzare altre sempre tenendo conto dei bambini: è bello vedere crescere dei piccoli granata. Alla fine, non è mistero che il Toro sia soprattutto il suo tifo, che la parte veramente sana del calcio sia il tifo. Per questo vedere dei ragazzini portare la maglia granata e giocare a pallone rimane sempre il più bello degli spettacoli”.Proprio il leitmotiv calcio-bambini è stato, più o meno esplicitamente, al centro della giornata: un campetto improvvisato di calcio all'interno della sala principale dell'Hiroshima permetteva ai bambini di giocare a calcio. A fare da cornice, un grande palco dove Dario Castelletti (storica voce di Radio Flash e tifosissimo granata) introduceva i vari ospiti che via via si sono succeduti nel corso della giornata, intrattenendo il pubblico.Dai tre giocatori sopracitati, che non hanno mancato di ricordare gli impegni del Toro del presente (“Contro l'AlbinoLeffe è andata purtroppo così, ora guardiamo avanti perché a fine anno vogliamo festeggiare!”), a Comi (le cui parole già ieri sono state riportate su TN) all'acclamato mister Mondonico. Visibilmente emozionato, è salito sul palco dell'Hiroshima: “La sedia la alziamo tutti, e io vi ringrazio per le foto che mi avete mandato in questi ultimi, difficili mesi. Essere del Toro vuol dire sempre saper alzare quella sedia. Io l'ho fatto proprio perché in quel momento l'essenza granata mi era entrata dentro. Bisogna saper lottare contro le difficoltà, ma la tenacia alla fine la vince sempre”. Bordate di applausi, cori di incitamento e, soprattutto tante foto. Poi, spazio al mago Luca Regina con i suoi giochi di prestigio e alle poesie e canzoni (sul Filadelfia) del “nostro” Ermanno Eandi. Senza accorgersene, un piacevole pomeriggio è passato in un batter di ciglio. E ancor più piacere fa ricordare che l'incasso a offerta ricavato è stato interamente devoluto all'Associazione Italiana Genitori. Un altro grande gesto che ricorda come il Toro vada oltre un semplice campo di calcio. Un altro gesto che ancor più orgogliosamente permette al tifoso granata di alzare la sua, personalissima, sedia.