"Il difensore granata, oggi 31enne, è stato amato dai tifosi granata dal primo momento che hanno scoperto la sua grinta. Lui ha ripagato con quello che sa fare meglio: giocare senza essere mai domo, come disse un giorno De Biasi. “Mi piace perché è uno che ara la terra avanti ed indietro”.
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Balestri: ‘Sogno di affrontare Figo’
Il difensore granata, oggi 31enne, è stato amato dai tifosi granata dal primo momento che hanno scoperto la sua grinta. Lui ha ripagato con quello che sa fare meglio: giocare senza essere mai domo, come disse un giorno...
"Come ha passato questi primi giorni di vacanza, dopo un campionato lunghissimo ed il giusto premio finale?
"Mi sono disinteressato di tutto, per staccare al massimo. Da come è andata la stagione, con questo finale stressante, alla fine ci siamo tolti tanta soddisfazione, passando per molta sofferenza, ma godendo anche tanta gioia. Ora è giusto staccare la spina per essere pronti e carichi per la ripresa degli allenamenti”.
"Sapete già quando ci sarà il ritrovo e dove farete la preparazione estiva?
"No, non sappiamo ancora nulla.
"Qual è stato secondo lei il momento più importante di questo campionato?
"Direi che è stata la settimana tra la partita di Piacenza e quella di Mantova. A Piacenza avevamo giocato bene, ma perso 1-0, poi abbiamo vissuto una settimana tormentata, con dei malumori, per fortuna da parte di pochi, soprattutto nei confronti del mister. Questo però ci ha permesso di caricarci tantissimo per presentarci agguerriti contro il Mantova e vincere davanti ad un grande pubblico. Da qui è nata la nostra scalata alla vetta.
"Immagino che oltre ad essere stato un momento importante, sia stato anche il più difficile.
"Direi di sì. A inizio campionato abbiamo avuto meno difficoltà rispetto al girone di ritorno, eravamo più spensierati perché non avevamo ancora obiettivi particolari. E’ stata più dura dopo, quando abbiamo cominciato a capire che si poteva restare in cima alla classifica, per cui si è fatta sentire più tensione.
"Qual è la giusta ricetta per diventare titolare inamovibile e mantenere sempre le forze fresche fino all’ultimo?
"Sono uno che dà sempre il massimo, sono fatto così. Ho avuto la fortuna di avere un tecnico che mi conosce e mi ha voluto, ho giocato con compagni fantastici, anche chi non giocava non ha mai fatto sentire alcun malumore, senza mai mettere nessuno in difficoltà. Sono stati tutti bravissimi e questo per un giocatore è essenziale. Confermo che non c’è mai stata nessuna spaccatura, è stata solo pura fantasia, mai nessuno si è lamentato, c’è stato sempre rispetto reciproco.
"Qual è il campione che non vede l’ora di affrontare in A?
"Luis Figo, è stata l’ala destra più forte del mondo, ora è ancora tra i migliori, lo ritengo sempre sulla cresta dell’onda. Il suo erede? Probabilmente Cristiano Ronaldo.
"Cosa pensa della conferma di Rosina e Abbruscato?
"Sono molto contento, due ragazzi eccezionali, sono giovani, hanno grandi potenzialità. Personalmente stravedo per Alessandro, se riesce a stare tranquillo e sereno, come ha già dimostrato, sarà per noi un giocatore fondamentale. Elvis ha grandi margini di miglioramento, quindi sono convinto che ha una chance importantissima.
"Adesso che sono diventati granata a tutti gli effetti andranno in campo anche più motivati?
"Quando uno va in campo non pensa mai alla propria situazione contrattuale, cerca solo di fornire la miglior prestazione possibile, quello che ti gratifica maggiormente in una gara.
"Si dice che la difesa va rinforzata, ma non sulla sinistra dove un certo Balestri è una sicurezza. Cosa pensa di questo?
"Sono felicissimo di essere considerato inamovibile, ma non credo sia così, questa difesa non è da buttare per la A. Abbiamo subito solo 31 gol con nove rigori a sfavore, per cui si merita solo applausi. Il merito è di tutti, compreso il centrocampo e l’attacco. Per me confermerei tutti in blocco, oltre alle qualità tecniche di qualcuno, è stato fondamentale il gruppo.
"Al suo posto l’anno scorso giocava un certo Balzaretti, prima amato e poi odiato. Lei l’ha fatto subito dimenticare, al suo posto avrebbe fatto la stessa scelta?
"Non si può mai entrare nelle questioni personali, non si può parlare senza sapere. Nella sua situazione, a 23 anni in una squadra che sta fallendo, sai che ti vuole uno dei club più forti del mondo, è difficile rinunciare. Federico l’ho affrontato da avversario e ha sempre dimostrato un grande attaccamento al Toro, ma le occasioni vanno prese al volo. Per quanto mi riguarda sono contento che la gente mi abbia subito voluto bene, vuol dire che ho dimostrato qualcosa di importante.
"Segue i Mondiali? Se sì qual è la squadra o il giocatore che più l’ha impressionata?
"Seguo i mondiali perché amo molto il calcio. Mi è piaciuta molto la Spagna, sia nella prima che nella seconda partita. Non si abbattono mai, hanno qualità e gente giovane. Tra i giocatori mi è piaciuto molto Villa, ottimo giocatore, piedi buoni, poi Fabregas, ma uno dei miei preferiti resta Puyol, dietro è eccezionale.
"Calciopoli, se l’immagina una serie A senza Juve, Milan e probabilmente Lazio e Fiorentina?
"Di quello che sta succedendo mi spiace molto per i colleghi, che ancora non sanno il loro destino, anche perché gli errori non sono stati fatti dai calciatori, ma da altri addetti ai lavori. Non so come andrà a finire, noi la serie A l’abbiamo guadagnata sul campo, per cui non dobbiamo guardare a queste cose. E’ difficile immaginarsi un campionato senza le grandi squadre, che hanno una storia importante. E’ sempre importante giocare nei grandi stadi, anche se da avversario. Comunque a questo ci penserà la giustizia con le decisioni dovute.
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