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Barone, Corini o Bottone?

di Alessandro Salvatico

Il bel ciclo di 8 risultati utili consecutivi ottenuto dal Torino tra la fine di Gennaio e l’inizio di Marzo si è interrotto, bruscamente, in quel di...

Redazione Toro News

"di Alessandro Salvatico

"Con il rientro di Grella, a dimostrazione del fatto che non è certo lui che può cambiare un risultato da solo, sono arrivate altre due sconfitte, ma si è trattato di prestazioni ben diverse, condite anche da una certa dose di sfortuna: anche qui, a confermare che l’ex capitano del Parma sa trasmettere qualcosa ai compagni di reparto. Infine, è giunta l’importantissima vittoria di Catania. In questo periodo, Grella non è al meglio della forma, e si è visto in campo: meno brillante del solito, il biondo mediano ha però dalla sua un fastidioso infortunio patito poche settimane fa (appunto in occasione di Cagliari-Torino) che, unitamente ai viaggi transcontinentali per andare a guidare la propria rappresentativa Nazionale, lo hanno di fatto estromesso dalla grande maggioranza degli allenamenti quotidiani.

"E a Catania, infine, è giunto un cartellino giallo che per Grella vuol dire squalifica relativamente alla gara contro il suo ex Empoli: un turno di riposo che potrebbe anche non far male al centrocampista (e speriamo nemmeno al Toro), ma chi sarà il suo sostituto, domenica pomeriggio?I candidati sono tre: Corini, Barone, Bottone.

"Dopo la pessima prova di Cagliari, il “Genio” ha ritrovato un posto da titolare contro il Milan, e non è l’unica cosa che ha ritrovato in quella circostanza: il pubblico ha rivisto un Corini vivo, magari non brillante come in (un recente) passato, ma presente nel cuore del gioco, e pronto come sempre a non sottrarsi alle responsabilità, in campo come fuori. Ma il ricordo della prestazione in terra sarda è ancora ben chiaro. Certo, a tener conto della sola trasferta sarda, si potrebbe far fuori l’intera squadra: ma per l’ex rosanero, la sensazione fu quella del punto più basso di una parabola comunque discendente. La sua regia è preziosa, ma con due dei tre tenori in campo i piedi buoni non mancano, e se la sua sagacia tattica è forse ineguagliata all’interno del gruppo, è anche vero che proprio per sostenere i tre giocatori d’attacco serve forse un dinamismo maggiore di quello che ora (o oramai) Corini può offrire.

"Il dinamismo dovrebbe essere caratteristica nelle corde di Simone Barone: l’abbiamo visto tamponare a centrocampo, far ripartire l’azione e proporsi all’inserimento in attacco. L’abbiamo visto…a Parma, a Palermo, e per i primi due mesi di questo campionato nel Torino. Dopo l’infortunio patito nel derby d’andata, Barone è tornato quello della prima stagione in granata: più incerto che deciso, più pasticcione che incisivo, più lento che dinamico. A volte lascia vedere frammenti di quello che è, e sicuramente rimane, il suo valore, ma nel complesso sembra condizionato da chissà quali insicurezze che non gli permettono di giocare come sa, e questo è frustrante per il pubblico oltre che -ovviamente- per lui stesso. Lo stato di forma recentemente mostrato, nonostante un gol tanto “trovato” quanto importante contro l’Atalanta, non è certo una garanzia di buon rendimento, e l’infortunio che lo ha tenuto fuori contro Milan e Catania difficilmente può aver aiutato a ritrovare il miglior Barone.

"Difetta certo d’esperienza ma non di fiato invece Davide Bottone. Il prodotto del vivaio granata, che compirà 22 anni tra pochi giorni, è stata una delle più inaspettate sorprese della stagione 2007-’08: sembra esserne ben conscio Walter Novellino, che prima lo ha provato, poi lo ha approvato. Tanto che, ogni qualvolta viene interpellato a proposito del centrocampo della sua squadra, il Mister non risparmia parole d’oro per Bottone, definendolo “un futuro pilastro della squadra” ed attribuendogli grandi doti. Tanto gradimento, però, non viene automaticamente ribaltato in un’analoga considerazione in campo: il rosso centrocampista, infatti, è utilizzato sostanzialmente poco dal tecnico, pur a fronte di prestazioni da parte dei titolari non tali da giustificarne l’intoccabilità. Non mette piede in campo addirittura dal 3 Febbraio, quando gioco gli ultimi 15’ a Reggio Calabria, mentre l’ultima presenza significativa è quella della partita contro il Livorno, dove segnò anche un gol, e l’ultima da titolare addirittura quella di Udine, datata 31 Ottobre. Eppure si può affermare senza troppi timori che Bottone non abbia mai deluso sul campo, sfruttando le poche chances che gli sono state concesse (non dimentichiamo che quando giocava un poco più di ora, a inizio stagione, venne convocato nell’Under21 da Casiraghi) e garantendo l’energia ed il movimento che la presenza in squadra di diversi giocatori votati più alla tecnica che alla corsa richiedono. Forse un pizzico in più di fiducia fattiva potrebbe davvero fare bene a questo Torino che in campo sembra spesso bisognoso di una “scossa”, più che di uno schieramento consono o di buone giocate, fattori entrambi già di norma presenti ma evidentemente non sufficienti.

"Tra i centrocampisti centrali è annoverato anche Kwadwo Asamoah, che finora ha destato begli apprezzamenti in tutti coloro che durante la settimana hanno avuto l’opportunità di vederlo all’opera; Novellino compreso. Ma è chiaro che il ghanese è troppo giovane e troppo nuovo per poter prendere per mano il centrocampo della squadra dal primo minuto di una gara decisiva.

"Dall’allenamento odierno ha iniziato ad emergere la preferenze del tecnico, che per sostituire Grella probabilmente si affiderà ancora una volta a Barone. Chiunque risulterà il prescelto dal tecnico, al suo fianco avrà di certo Paolo Zanetti. Lui ha davvero definitivamente conquistato l’allenatore ed il pubblico, mettendoli d’accordo come non sempre succede, e la stessa società, che a Gennaio ha subito provveduto a riscattare dall’Ascoli la metà del suo cartellino, sancendone lo status di “colonna” di questo Toro.