Il talento che indosserà la maglia numero 10 del Toro dopo Sgrigna arriva allo stadio Olimpico per rispondere alle domande dei giornalisti. A presentare il giocatore è il diesse Gianluca Petrachi: ''Per me è uno dei giocatori più ambiti. Già l'anno scorso ci avevamo provato e quest'anno ci siamo riusciti. In tanti avete parlato di una telenovela e certamente è stata una lunga trattativa. Siamo contenti. L'Udinese ha provato a trattenere questo talento, ma ora abbiamo scommesso assieme su Barreto. Entrambe le società vogliono valorizzare questo talento. Essendo un brasiliano per lui il calcio è un po' una religione. Speriamo ci faccia gioire, noi e i tifosi''.
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Barreto: ”Con chi in attacco? L’importante è che ci sia io”
Il talento...
"CONDIZIONE FISICA - ''Fisicamente sto bene, in questo periodo mi sono allenato tanto. Non so dire quanti minuti ho nelle gambe, ma sarò pronto quando chiamato in causa. Ho avuto la fortuna di arrivare al Toro e non voglio deludere. Cosa sognavo da bambino? Tante cose, in generale pensavo a correre e a mangiare: ed ero contento''.
"CON L'UDINESE - ''Non so cosa sia successo, certamente qualcosa non ha più funzionato. Ora però penso solo al Toro. Per me è importante che la squadra vinca e voglio fare bene con i miei compagni. L'ultimo gol segnato? Non mi ricordo, forse nel 2010 o nel 2011. Ma non importa il passato, conta solo il presente. Ringrazio Dio per poter fare questa professione che mi permette di aiutare la mia famiglia. Chi ringrazio del Toro? Tutti, ma soprattutto il diesse che ha lavorato due anni per portarmi qui''.
"CON VENTURA - ''Conosco il Mister e anche tanti giocatori che ora sono qui al Toro. I movimenti li so ancora fare e ricordo i suoi schemi. Bisogna vedere se sono ancora in grado di stoppare la palla (ride, ndr). Mi hanno raccontato la storia del Toro e mia hanno parlato di questa piazza. Stiamo parlando della storia del calcio. Ho scelto di venire qui anche e soprattutto per il Mister, voglio ripagare la fiducia. Qui ho giocato all'andata contro i granata, ma non ero pronto mentalmente, non ero davvero in campo. Ora sono qui, la firma sul contratto è stata una liberazione, non ci ho creduto fino all'ultimo, mentre arrivavo in bicicletta da Udine (scherza. ndr)''.
"LA NAZIONALE - ''Sono due anni che non gioco, pensiamo a far bene con il Torino poi il resto verrà da sè, speriamo. Ciò che conta è tornare al top e fare bene qui al Toro, vediamo se riuscirò a fare di più. La Nazionale per un brasiliano è sempre un sogno, ma non è facile''.
"FUORI DAL CALCIO - ''Sono una ragazzo tranquillo, dopo il pallone c'è la famiglia. Anzi, sono a pari. Finito l'allenamento torno a casa dalla mia famiglia e sto con loro. La mia infanzia? Non è stata facile un po' come tanti brasiliani. Ma ora è diverso, quei tempi sono finiti e siamo tutti contenti. Il numero 10? Sì, è bello ma è più bello stare in campo. Il mio soprannome? I miei amici mi chiamano Barri''.
"IN CAMPO - ''Con chi mi vedrei meglio? Non so dire, non posso fare io il mister. Ci sono tanti bravi giocatori, Bianchi, Meggiorini, Sansone. Mi troverei bene con tutti, l'importante è che giochi io (ride, ndr). Non sono certo una prima punta, mi piace giocare a tutto campo. Ma mi adatto a quello che chiede il mister. Oggi gli attaccanti devono correre più di una volta''.
"MERCATO - Qui parla il diesse Petrachi: ''Almiron non è sul mercato, il Catania ce lo ha fatto capire. Stiamo lavorando in silenzio, nella speranza di centrare gli obiettivi che ci siamo prefissati. Un poì come Barreto, magari un po' più in fretta (sorride, ndr). Stiamo pensando ad un portiere, vedremo entro la fine del mercato cosa fare. Lys Gomis ha un po' manifestato il volere di andare a giocare con più continuità. Ci sono occasioni il Lega Pro, ma lui preferirebbe una serie B. Se non riuscissimo a trovare una soluzione che soddisfi tutti resterà con noi. Bakic? Nella Fiorentina, che gioca con il centrocampo a 3, probabilmente avrebbe più occasioni. vedremo. Prima abbiamo lavorato in uscita e lo abbiamo fatto bene, ora abbiamo inserito qualcuno e ora lavoriamo ancora per migliorare il Toro. Se dovessero arrivare un altro centrocampista e un altro attaccante, dovranno essere meglio di quelli che abbiamo già. Sansone? E' un nostro investimento e chi lo vuole deve portarci offerte concrete, soldi veri. Altrimenti il gioco non vale la candela. Lo stesso vale per Brighi. Piste estere o non in serie A? Noi per scelta a gennaio evitiamo gli stranieri, perchè c'è poco tempo per inserisi nei nostri meccanismi. Diverso se lo straniero è già stato in Italia''.
Manolo Chirico (parlane con me su twitter @ManoloChirico)Segui @ManoloChirico
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