di Salvatico/Della Casa
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Barusso nicchia: ”Gioco io? Non so”
di Salvatico/Della Casa
Dopo la squalifica di Pestrin, toccherà a lui -con ogni probabilità- essere il cuore del Toro. Ma, proprio come l'ex-salernitano, anch'egli sembra rapidamente...
"Dopo la squalifica di Pestrin, toccherà a lui -con ogni probabilità- essere il cuore del Toro. Ma, proprio come l'ex-salernitano, anch'egli sembra rapidamente calato nella nuova realtà: subito a suo agio, senza paura, anzi il timore piuttosto lo incute negli avversari. Eppure, Ahmed Barusso fa spallucce, quando si fa cenno al suo impiego nel prossimo impegno di campionato: “Non so”, dice; “c'è anche Gorobsov, ci sono tanti calciatori bravi. Comunque, l'importante è lavorare tutti insieme”. Ribadisce poi un concetto già espresso ieri dal compagno Zoboli: “Qui non ci sono molti titolari e molte riserve; tutti sono importanti, per Colantuono”. Dunque l'unica cosa che conta ora, manco a dirlo, è “vincere. Vincere assolutamente”, ripete, tanto per rinforzare il concetto.Ragazzo timido, che parla a voce bassa ma che sa perfettamente quel che vuole (e quel che vuole dire), l'ex-Rimini è arrivato a Torino con una pletora di altri neo-acquisti, che si sono “ambientati bene, tutti quanti”. A proposito di loro, del gruppo dei nuovi, afferma: “Tutti siamo a disposizione del tecnico, e cerchiamo di dare il massimo, perché non abbiamo tempo da perdere: il Toro deve salire”. Barusso, dunque, ci crede; la sua professione di fede nella promozione giunge senza che neppure arrivi la domanda diretta in merito.Questo per quanto riguarda l'impatto con il Torino; e con Torino, la città? E' ancora presto per dirlo: “Non esco molto, normalmente, già di mio”, rivela il ghanese. “Qui, poi, non ho ancora una casa, sono in albergo”. Realtà diversa da Roma? “Rispetto a là, forse qui le strade sono più facili, ma io devo ancora orientarmi, dunque per ora non guido...”, sorride. Tornando al calcio, sabato c'è la Salernitana, e c'è un appello alla concentrazione che Barusso rivolge idealmente a tutto lo spogliatoio: “Loro sono una bella squadra, che ha incontrato molte difficoltà, ma che sanno giocare più che bene. Ho militato insieme ad alcuni di loro; ieri li ho visti, quando è entrato Jadid ha fatto penare la Triestina”. Ecco la raccomandazione: “Se pensiamo di vincere perché noi siamo il Torino e loro sono l'ultima in classifica, abbiamo perso in partenza”. Pressoché certo: per lo meno Barusso non cadrà in questo tranello.
"(foto M.Dreosti)
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