Non è un mistero, Massimo Bava è il principale candidato per il posto lasciato vacante da Gianluca Petrachi. Nel frattempo la Berretti ha conquistato l’undicesimo scudetto della propria storia, arricchendo ancora di più il palmares di successi dell’attuale responsabile del settore giovanile granata. Da quando Bava è arrivato al Torino nel 2012, il club di Cairo ha conquistato 3 scudetti (uno Primavera, due Berretti), 1 Coppa Italia Primavera, 2 Supercoppe Italiane Primavera, ha disputato 2 finali scudetto e lunedì si giocherà la terza contro l’Atalanta.
Quelli ottenuti da Massimo Bava sono risultati che parlano da soli. Dal 2012 ad oggi ha fatto tornare il Torino nell’élite del calcio giovanile con budget nettamente inferiori rispetto a club come Inter e Juventus, per fare un esempio. Il presidente Urbano Cairo conosce bene il suo valore e nutre grande stima nei suoi confronti. Questi successi non fanno che rafforzare ulteriormente la sua posizione in ottica prima squadra.
Dopo la finale c’è stato un contatto telefonico tra Cairo e Bava, in cui il Presidente si è complimentato per l’ennesimo risultato ottenuto sotto la sua gestione. Difficile che non si sia parlato anche di altro, soprattutto visto che sono giorni caldissimi per quanto riguarda la questione della direzione sportiva del Torino. I risultati del settore giovanile non sono frutto del caso, ma di una grande organizzazione e di un modello gestionale che Bava potrebbe presto portare anche in prima squadra.
…serve subito un grande acquisto da salto di qualita’sicuro…sarebbe un gran segnale x spogliatoio ambiente e nei confronti di un ds. che se ne e’ voluto andare…certo l’ufficialita’ al 1° luglio…ma se gia’ se ne parlasse di un nome forte da far sognare tutti …
Io credo che il comportamento del Presidente sia quello più opportuno x ottenere “giustizia” x il Toro, almeno nel “caso Petrachi”.
Petrachi, tuttora dipendente del Torino Calcio (mi piacerebbe sapere se percepisce ancora lo stipendio, o se gli è stato sospeso), sta lavorando per conto della Roma come se fosse un dipendente della Roma.
Il Torino riconosce tuttora, ufficialmente e legalmente, Petrachi come suo ds.
Petrachi sta commettendo un illecito che, a mio avviso, nelle sedi opportune,dovrà essere quantificato e risarcito.
Bava è già da tempo un altro dipendente del Torino Calcio, quindi poco importa se, oltre ad interessarsi delle “giovanili”, si occupa pure della prima squadra.
È un suo dovere, se il Toro glielo richiede!
L’importante è che, UFFICIALMENTE, finché non sarà chiarito il “caso Petrachi” IL TORO NON NOMINI UN ALTRO DS.
CREDO CHE LA NOSTRA SOCIETÀ SI STIA MUOVENDO NEL MODO PIÙ CORRETTO.
Trattative, acquisti e vendite ufficiali le può fare il Presidente in persona.
Mi sembra un’analisi corretta. Concordo con te, ma che brutto mondo!
E io, purtroppo, concotrdo con te: che brutto mondo!
Telenovela Ds. Puntata n° 25. Finirà per sfinimento.
Finirà in tribunale, mi sa!
Grande Bava
Il ns. Settore Giovanile stà ottenendo risultati superiori alle aspettative pur disponendo nell’insieme di un budget molto inferiore alla concorrenza e di infrastrutture inadeguate.Tutto ciò non può che conferire maggior merito a tutti i responsabili ai vari livelli(Bava,i suoi collaboratori,i tecnici e più in generale a tutto lo staff che con grande passione(anche attraverso il volontariato)segue questi ns. ragazzi non solo sui campi di calcio ma anche “fuori” che è poi l’aspetto “formativo” più importante per dei giovani che solo in parte passeranno al professionismo.Cairo si interessa costantemente al riguardo? Benissimo ma dovrebbe anche mettere mano al portafoglio ed implementare le risorse nonché dare al più presto soluzione alla realizzazione del Robaldo.(Non si è ancora riusciti nemmeno a venire a capo alla intitolazione al CAPITANO dell’area adiacente all’ex Mercato Generale..)Quanto alla questione Petrachi e quindi nuovo DS mi pare che volutamente s’intenda tirarla in lungo altrimenti una “soluzione” sarebbe già stata posta in essere.Navighiamo a vista..Dum Romae consulitur….FVCG!!!!
Nella questione DS c’e’ della tattica. Cairo è uomo di mondo e sa gestire queste cose.
Sul tema delle giovanili il Toro non ha investito poco, forse più in proporzione alle risorse che la società ha manovrato finora. E questo è bene, al di là dei risultati.
Poi le organizzazioni sono fatte di persone e se riesci a mettere insieme quelle giuste non ti ferma (quasi) nessuno.