Poteva essere una domenica di festa e invece il lunch match tra Torino e Napoli si è trasformato in uno psicodramma per gli uomini di Walter Mazzarri. Eppure le premesse c'erano tutte: una cornice di pubblico straordinaria e la voglia di capitan Belotti di mettere a segno il 50° gol in Serie A con la maglia granata, per entrare definitivamente nell'Olimpo della storia del Torino. Obiettivo personale raggiunto, ma obiettivo di squadra fallito: all'Olimpico il Toro è nemmeno sceso in campo, 'regalando' di fatto al Napoli i tre punti più facili del suo avvio di stagione.
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Belotti ci mette la faccia e scala un gradino. 50° rete in A col Torino, superato Menti
Focus on / Il capitano granata segna e alla fine ci mette la faccia: "Ora serve guardarsi negli occhi e ripartire"
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"CI METTO LA FACCIA" - Una prestazione d'insieme a dir poco negativa, ma a questo punto non resta che salvare il salvabile. Come la presa di posizione di Belotti, che nel post partita ha deciso di metterci la faccia: "Chiedo scusa ai tifosi. Ci sarà da guardarsi in faccia e parlarsi per capire le motivazioni di questa brutta prestazione per poi fare meglio la prossima". Una prova di maturità da capitano vero, che testimonia la crescita caratteriale del ragazzo nell'assunzione degli oneri - oltre che gli onori - che la fascia al braccio comporta. Ma d'altronde, chi dovrebbe metterci la faccia nei momenti difficili se non il capitano? Vero, verissimo. Se non fosse che negli anni passati erano spesso i cosiddetti veterani (Moretti su tutti) e non il numero 9 a finire 'in pasto ai media' dopo le prestazioni più negative.
NUOVO INIZIO - Non resta che ripartire da qui, dalla presa di coscienza e dall'unico gol (seppur inutile) messo a segno da Belotti dagli unici metri. Il primo calcio di rigore stagionale, il primo trasformato da circa un anno e mezzo a questa parte (l'ultimo in Torino-Crotone, 15 aprile 2017). Un nuovo modo di battere i penalty che gli è valso il 50° gol in Serie A con la maglia del Torino. Più linearità e decisione nella rincorsa, la decisione di tirare in un angolo presa prima di calciare e mai più cambiata, senza guardare il portiere. "Ho provato a tirarli così in allenamento, continuerò a lavorarci", ha detto il Gallo. Il gol intanto proietta il classe 1993 al nono posto della classifica all-time dei marcatori granata nella massima serie nostrana. Davanti a lui Julio Libonatti (a quota 52), alle sue spalle due totem come Menti (49) e Loik (45). Uomini e calciatori che hanno scritto le pagine più belle della storia del club di Via dell'Arcivescovado, a cui anche Belotti ora potrà dire di far parte nell'esclusiva élite dei migliori 10. Per raggiungere i vari Pulici (133 reti) e Graziani (97) servirà ancora tempo ma, almeno per quest'anno, l'obiettivo non può che essere il quinto posto e i 61 gol messi a segno da Franco Ossola.
CLASSIFICA ALL-TIME MARCATORI TORINO IN SERIE A:
#1 | Paolo PULICI | 133 gol |
#2 | Francesco GRAZIANI | 97 gol |
#3 | Valentino MAZZOLA | 82 gol |
#4 | Guglielmo GABETTO | 80 gol |
#5 | Franco OSSOLA | 61 gol |
#6 | Onesto SILANO | 59 gol |
#7 | Gino ROSSETTI | 55 gol |
#8 | Julio LIBONATTI | 52 gol |
#9 | Andrea BELOTTI | 50 gol |
#10 | Romeo MENTI | 49 gol |
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