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Bentornato, Diana

di Alessandro Salvatico

Come Gasbarroni, Aimo Stefano Diana arrivò a Torino all’ultimo minuto, o quasi, dell’ultimo giorno di mercato (insieme a Marco Pisano)....

Redazione Toro News

"di Alessandro Salvatico

"Come Gasbarroni, Aimo Stefano Diana arrivò a Torino all’ultimo minuto, o quasi, dell’ultimo giorno di mercato (insieme a Marco Pisano). C’è da augurarsi che il neoacquisto proveniente dal Genoa segua le orme del laterale cresciuto nel Brescia: Diana fece infatti un girone di ritorno davvero di alto livello, piazzandosi sulla fascia destra del centrocampo granata dove operava belle combinazioni con Comotto e Motta, che partivano alle sue spalle, e totalizzando 17 presenze e 2 reti.

"Diana entrò subito nel gradimento dei tifosi, per l’impeto profuso nella corsa, e per le prestazioni al livello di quelle che lo portarono in Nazionale. Nato centrale, diventato terzino, è esploso laterale di centrocampo. Interrogato sull’eventualità di retrocederlo nuovamente sulla linea dei difensori in caso di necessità, in Estate, l’allora allenatore granata Gianni De Biasi fu chiaro: “Non ci penso nemmeno”. Poi, ci fu costretto, perché la costruzione della squadra lasciò un “buco” nel ruolo, con l’arrivo del solo Colombo, che non bastava.

"La seconda stagione granata di Aimo, la prima dall’inizio, non è stata all’altezza della precedente, ma è partita sotto una cattiva stella. Schierato come terzino per la suddetta carenza d’organico, fin da subito patì qualcosa in fase difensiva. Un infortunio all’altezza della seconda di campionato mise in dubbio la sua presenza nella gara successiva, ma Diana strinse i denti e scese in campo; la situazione si sarebbe ripetuta altre due volte nel corso del girone d’andata, e questo ha contribuito a condizionarne negativamente le prestazioni. E dopo lo spostamento all’indietro, con il ritorno di Novellino è arrivato anche quello sulla fascia opposta, mai frequentata (o quasi) in passato, per la nuova imprescindibilità da Ignazio Abate.

"Diana ha faticato, e nell’ultimo periodo ha offerto prestazioni sotto livello, deludendo critica e tifosi, che hanno auspicato anche un momento di riposo in panchina. Un nuovo, lieve infortunio lo ha messo in dubbio contro il Lecce e quindi definitivamente ko per la gara contro la Reggina: stavolta non si è deciso di provarci comunque, ma si è optato per il riposo. Ebbene, mai turno di riposo pare essere stato tanto ristoratore: contro l’Inter, Aimo è sembrato a tratti quello dei tempi migliori, pur giocando sulla sgradita corsia sinistra.

"Non è ancora al massimo delle sue potenzialità, ma Novellino (così come Urbano Cairo) si è dichiarato “contento del suo recupero”, ed anche i tifosi non potranno che associarsi. Il posto da titolare, ora, dovrà guadagnarselo: gli infortuni dei neoacquisti Rivalta e Gasbarroni lo blindano per il momento, ma tra poche settimane ci sarà da sudare più del solito in allenamento per meritarsi di scendere in campo dall’inizio. Concorrenza, tu sia benvenuta. A partecipare alla gara ci sarà anche un Aimo Diana tornato in forma, una freccia in più nella faretra di Novellino e del suo 4-4-2.