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Benussi, equilibrio e carattere

Ha preso la parola lui stesso, alla conferenza di questa mattina in Sisport. Senza aspettare alcuna domanda, come solitamente fanno tutti quelli al primo giorno in un nuovo ambiente. Lui no, ha salutato tutti e ha fatto una premessa, dovuta. Un...

Redazione Toro News

Ha preso la parola lui stesso, alla conferenza di questa mattina in Sisport. Senza aspettare alcuna domanda, come solitamente fanno tutti quelli al primo giorno in un nuovo ambiente. Lui no, ha salutato tutti e ha fatto una premessa, dovuta. Un saluto speciale e un augurio a Nando Coppola, il cui infortunio ha di fatto aperto a lui le porte della squadra granata.

Zeman, la B, il gruppo. Francesco Benussi ha toccato i vari argomenti mostrando di conoscere il campionato di Serie B, "lo seguivamo tutti i sabati", alcune delle avversarie più temibili, come il Pescara, "la classifica dice questo". E si è già calato nell'ottica Toro, "noi" riferito al gruppo, "il nostro capitano", riferito a Bianchi. A trasparire è stata soprattutto la sua voglia di Toro, il fatto che non ci abbia messo così tanto a decidere, "non ci ho pensato due volte". E non mette nemmeno in difficoltà il ds Petrachi, seduto al suo fianco (visto che è arrivato qui in prestito secco), quando qualcuno gli chiede se per caso non sia un limite alla sua voglia di Toro, al fatto che poi a giugno potrebbe averne ancora, di voglia di Toro. "Che senso ha pensare a cosa accadrà fra 5 mesi?".

Non è sembrato timido, al contrario, è parso equilibrato e non ha schivato nessuna domanda. Nemmeno quando gli si faceva notare che in qualche intervista, qua e là, traspariva una qualche simpatia per la Juventus. Roba che qui a Torino non sarebbe facile da digerire. "Tifo Venezia, in realtà". La risposta pronta ce l'ha, senza dubbio.