"di Sacchetto e Blandino
toro
Beretta: ”Voglio un Toro che giochi bene”
di Sacchetto e Blandino
Nonostante non possa andare in panchina, per i motivi spiegati nell'articolo precedente, per Beretta quella contro il Gallipoli sarà comunque la prima...
"Nonostante non possa andare in panchina, per i motivi spiegati nell'articolo precedente, per Beretta quella contro il Gallipoli sarà comunque la prima partita ufficiale da allenatore del Toro. In questa settimana il tecnico milanese ha già potuto conoscere la squadra, traendo indicazioni positive. "Il Toro è una grande squadra, con tante ottime individualità. Vedo che tutti hanno una gran voglia di fare e ci mettono applicazione e impegno. Credo che questi siano aspetti importanti su cui lavorare. Certamente ogni mister ha il suo modo di lavorare. Non mi posso aspettare che tutti capiscano subito quello che io voglio. Ma posso assicurare che ho di fronte ragazzi seri che hanno tanta vaglia di uscire da questo periodo. Io sono ottimista altrimenti non sarei neanche venuto qui. Sarebbe importantissimo cominciare subito con una vittoria".
"Nonostante le belle parole spese per la squadra, Beretta rivela anche che in quattro giorni è difficile dare un giudizio completo. "Il tempo è stato molto poco. E' complicato conoscere fin da subito il carattere dei giocatori, però credo di poter lavorare bene". Il problema del Toro poteva essere solamente di testa? "Io parto dal presupposto che non sono uno psicologo. Ma credo molto sul lavoro sul campo, che porta ad avere determinate certezze e convinzioni anche nelle difficoltà. Perchè se si imparano quelle 2-3 cose a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà, tutto diventa risolvibile". Come sta la squadra dal punto di vista fisico? "L'ho vista bene. Il che significa che lo staff precedente ha lavorato positivamente. Questa settimana abbiamo lavorato più con la palla, per accelerare la conoscenza. Fuori dal campo si scherza anche, altrimenti non avrei lavorato tanti anni con i ragazzi. Quando ci si allena, però, ci vuole massima concentrazione. Ora attendiamo la partita di domani. Il riscontro vero e proprio ci sarà solo in quel momento". Beretta non lascia trapelare praticamente nulla sulla formazione, anche se certamente non ci saranno stravolgimenti. "La squadra che scenderà in campo sarà un misto tra primo e secondo tempo (della partita contro gli Allievi, ndr). Non ci saranno, comunque, rivoluzioni".
"In una squadra è meglio avere più giocatori di esperienza oppure preferisce i giovani pieni di entusiasmo? "Io credo sempre che la soluzione migliore sia un mix tra le due cose. A Siena , ad esempio, facevo giocare spesso Forestieri, classe '90. Come se adesso schierassi un ragazzo del '92. E a fine stagione collezionò qualcosa come 25 presenze". Che Toro vuole? "Una squadra di personalità e che giochi a pallone". Il discorso poi si sposta sui singoli. "Loria ha lavorato tutta la settimana con il gruppo. L'ho visto tonico, determinato ma non si sa ancora se potrà giocare dall'inizio. Riguardo, invece, Bottone esterno basso ho fatto questa scelta perchè era un ruolo scoperto e avevo bisogno di metterne uno. In futuro vedremo, ma lui ha dato disponibilità. Per quanto riguarda Gorobsov è un ragazzo dal grande futuro. E' molto umile sul campo. Infine, di Michele. E' stata una settimana piena e quindi non gli ho ancora parlato personalmente. Ma lo farò al più presto".
"Questa mattina c'è stata la rifinitura a porte aperte per i tifosi. Un evento inconsueto nel mondo del calcio. "Io non ho mai chiuso le porte, dall'Interregionale alla serie A. L'unico motivo per impedire l'accesso al pubblico sarebbe quello della mancanza di serenità. Ad esempio se arrivano tremila persone diventa difficile lavorare sul campo, perchè non si riesce neanche a parlare. Ma è bello lasciare aperto. Se qualcuno volesse guardare gli schemi, lo farebbe senza problemi con un binocolo da un balcone di fronte. E poi se funzionano si vedrà in partita". Che approccio ha avuto con questa maglia? "Ho tanti amici del Toro e sono cosa significa per loro questa maglia. Per strada già mi fermano e mi dicono 'Forza Toro'". Infine, una battuta sulla gara di domani contro il Gallipoli. "Noi dovremo fare la nostra partita senza pensare agli avversari".
"(foto: M. Dreosti)
© RIPRODUZIONE RISERVATA