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Bianchi non segna

di Edoardo Blandino

 

Sarà un caso, ma tutte le volte che il Toro ha perso, nel tabellino dei marcatori, mancava un nome illustre. Al contrario, tutte le volte che gli uomini di...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

"Sarà un caso, ma tutte le volte che il Toro ha perso, nel tabellino dei marcatori, mancava un nome illustre. Al contrario, tutte le volte che gli uomini di Colantuono si sono presi i tre punti sul campo, il granata era tra i goleador di giornata. Stiamo parlando ovviamente di Rolando Bianchi, 26 anni compiuti a febbraio e di professione bomber. In questo avvio di stagione il numero 9 si è caricato i compagni sulle spalle e a suon di gol ha trascinato la squadra nelle zone alte della classifica.

"Che Bianchi fosse un lusso per questa categoria era risaputo, ma forse non ci si aspettava che potesse essere così determinante. In una compagine come quella granata, dove la qualità e la quantità abbondano (almeno rispetto alla media della Serie B), dovrebbero essere tanti i giocatori in grado di fare la differenza, eppure solamente uno ci è riuscito davvero in questi primi 12 match.

"Come lui non c’è nessuno in Serie B. Con nove reti, la maggior parte delle quali determinanti, si porta appresso una dote mica male: quando segna il Toro non perde. In questo campionato è successo solamente quattro volte che non riuscisse a timbrare il proprio nome sul match e – guarda caso – proprio in quelle occasioni i granata sono usciti sconfitti dal campo. In tutte le altre otto gare in cui è andato a segno, invece, il Toro ha sempre strappato dei punti. Alcune volte ha firmato il gol del pareggio, come successo contro l’Ancona, altre volte, invece, la marcatura è valsa tre bei punticini. Per informazioni chiedere all’Ascoli.

"Tuttavia, anche i bomber di razza hanno bisogno dell’aiuto dei compagni. Se non arrivano palloni giocabili in area o la manovra non è in grado di creare occasioni pericolose, sarà impossibile segnare anche per il più forte centravanti al mondo: l’anno passato succedeva esattamente così. Ed è più o meno quello che è successo anche sabato a Trieste. Il gioco lento ed imbolsito ha permesso alla Triestina di indirizzare la partita sui binari a lei più congeniali, impedendo di fatto di innescare Bianchi rendendolo così innocuo. Ma dategli una palla buona…

"(Foto: Maurizio Dreosti)