Bianchi ok, Gasba ko, bene gli ex-Empoli

Non é vero che Bassi non sia convocabile per Novara, anzi é vero il contrario; non é vero che Pratali abbia recuperato in anticipo dall'infortunio, anzi é vero il contrario. Nel Torino che si avvicina al “suo” big-match (per la classifica, la partita più importante di questo turno era l'anticipo di ieri sera tra Atalanta e Siena), ci sono elementi in recupero. Come il portiere ex-Empoli, che sta assolutamente bene; come il difensore -anch'egli dal passato empolese- che sempre per precauzione é stato tenuto fermo anche contro il Sassuolo quando in teoria, secondo tabella stilata al momento dell'infortunio, doveva essere già recuperato; e come Bianchi, che sta superando l'infiammazione al tendine d'Achille che ha fatto preoccupare qualcuno.Sarà in campo dunque il capitano, non così Biagio Pagano (distorsione alla caviglia) e Andrea Gasbarroni (risentimento ad un adduttore). I due infortunati sembravano aver precluso a Lerda la possibilità di mandare il campo quel 4-4-2 a lungo provato in questi giorni, ma l'adattemento di Sgrigna al ruolo di esterno probabilmente glielo permetterà comunque.Restando in tema infermeria, al centro della difesa -accanto ad Angelo Ogbonna- giocherà, si diceva, il recuperato Pratali, a meno che il mister non decida di affidarsi al più rapido -e più in forma- Rivalta, adatto a fronteggiare i movimenti di un giocatore sgusciante come il novarese Motta; fuori dalla gara Di Cesare, che ancora una volta non versa in ottime condizioni fisiche.Il resto della truppa non lamenta guai di rilievo, tolto dal discorso il lungodegente Antimo Iunco, mentre Rubinho ormai recuperato entrerà in ballottaggio con Bassi, con la novità -rispetto ai tempi delle sue ultime partite in granata, nel 2010- che lo farà in condizione di sfavorito; per finire con il bollettino medico dei granata, Lazarevic ha recuperato dalla stanchezza accumulata in Nazionale (oltre un'ora in campo per il giovane sloveno), il suo fisico glielo consente, ed é pronto per tornare titolare, lunedì sera.

(foto M.Dreosti)