(da Granatissimo)A meno dodici la temperatura è piuttosto freddina e la distanza dalla zona calda per non retrocedere appare alquanto siderale. Se oltre a questo, aggiungiamo una campagna acquisti tutt’altro che sontuosa, riusciamo a comprendere il motivo per cui la squadra di Mazzarri sia considerata da molti addetti ai lavori come la Cenerentola del corrente campionato di Serie A. Il problema, però, che tutto lo stivale l’ha definita tale, tranne che nella zona di Reggio Calabria, dove la gente e i tifosi si mostrano convinti di potercela fare, contagiando giocatori e tecnici a meditare una vera e propria impresa. In più, dopo le prime due partite, una scommessa del presidente Foti si sta rivelando vincente e, a seconda dell’entità di tale premio, dipenderanno, per buona parte, i futuri risultati della squadra amaranto. Quattro gol in 180’ sono un biglietto da visita che non ammette dubbi. Qual è il nome di questa scommessa? Rolando Bianchi da Albano Sant’Alessandro, provincia di Bergamo, campioncino in erba, grande promessa del calcio italiano a 19 anni ed ora che ne ha soltanto 23, definito un redivivo, etichettato come una sorpresa, senza conoscerne la storia, a tratti amara, di un ragazzo che forse, finalmente, ha dato un calcio alla sfortuna e sta per spiccare il volo della ribalta nazionale. “Non dobbiamo guardare la classifica – dice il bomber in riferimento alla penalizzazione di calciopoli – è troppo presto e dobbiamo pensare solo a fare sempre i tre punti contro qualsiasi avversario. I gol? Certo, fanno piacere, ma l’unico obiettivo della mia stagione è la salvezza della Reggina. Se le mie reti serviranno a questo sarò felice, altrimenti resterà comunque l’amaro in bocca. Per intendersi, meglio un gol solo decisivo per noi come con il Cagliari, che la tripletta con sconfitta a Palermo”. Rolando entra ben presto a far parte delle giovanili dell'Atalanta, facendo tutta la trafila fino alla Primavera, sotto l'attento sguardo del leggendario Mino Favini. Nel 2000, il ragazzo viene aggregato alla prima squadra, assieme ad altri giovani che saranno poi protagonisti: Ivan Pelizzoli, Giampaolo Bellini, Fausto Rossini. Bianchi fa il suo esordio in serie A il 17 giugno 2001, proprio a Torino, contro la Juventus.Dopo due stagioni di apprendistato dove colleziona presenze saltuarie, mostrando però tutto il potenziale a disposizione ed effettuando la trafila delle Nazionali minori, sotto la guida di Mandorlini, che lo utilizza ancor più raramente, Bianchi capisce che è arrivato il momento di maturare nuove esperienze: l'offerta giusta arriva da Cagliari, con l'allora direttore sportivo dei sardi Nicola Salerno che punta sull'attaccante bergamasco come riserva del tridente dei rossoblu, composto da Mauro Esposito, Gianfranco Zola e David Suazo. Bianchi arriva in Sardegna in comproprietà, e recita un ruolo da comprimario nella stagione della squadra di Reja, che otterrà la promozione in serie A dopo una straordinaria cavalcata: a fine anno, 14 le presenze racimolate, condite da due reti. La squadra sarda crede nel giovane talento di casa nostra e si accorda con l’Atalanta per la comproprietà.
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Bianchi: ‘Reggina, segno per salvarti’
(da Granatissimo)
A meno dodici la temperatura è piuttosto freddina e la distanza dalla zona calda per non retrocedere appare alquanto siderale. Se oltre a questo, aggiungiamo una...© RIPRODUZIONE RISERVATA
A meno dodici la temperatura è piuttosto freddina e la distanza dalla zona calda per non retrocedere appare alquanto siderale. Se oltre a questo, aggiungiamo una...
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