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‘Bisogna inseguire i propri sogni’

di Paolo Morelli

A seguito della seduta di allenamento mattutina, Francesco Pratali ha incontrato la stampa al centro Sisport. Il difensore granata ha parlato di sé e dell’Inter,...

Redazione Toro News

di Paolo Morelli

A seguito della seduta di allenamento mattutina, Francesco Pratali ha incontrato la stampa al centro Sisport. Il difensore granata ha parlato di sé e dell’Inter, prossima avversaria della squadra nella partita di domenica, dove l’ex empolese avrà l’arduo compito di marcare Ibrahimovic.INTER. «Ibrahimovic – spiega Pratali – è uno dei più forti giocatori al mondo, sarà un “cliente” difficile da marcare, dobbiamo essere bravi a limitarlo. Anche Adriano è tornato ad essere un grande giocatore». «I nerazzurri li avevo già affrontati, vincendo due volte, di cui una a San Siro. Ma era un’Inter diversa che perdeva anche spesso, ora è una corazzata. Bisogna sperare che non siano al meglio come condizione, anche visto il turno infrasettimanale di Champions che hanno giocato». «Ma – continua – l’importante è non aver paura di nessuno, perché con la paura addosso non si gioca bene. E poi nel calcio non si sa mai come andrà a finire». «Certo, vincere è un’impresa, ma anche per loro non sarà una partita facile, e poi noi avremo il sostegno dei nostri tifosi, che è importantissimo». «Mourinho? Un grande allenatore che vince sempre qualcosa con le squadre che va ad allenare. Secondo me vincerà lo scudetto perché i campionati si vincono con le difese, e l’Inter ha un’ottima difesa». «Piuttosto che l’atteggiamento di Mourinho, ho trovato esagerate le parole di Lo Monaco a fine gara. Penso che il buon esempio debba partire dai dirigenti e dai giocatori, poi non lamentiamoci dei tifosi violenti».REGGINA. Poi il discorso si è spostato sulla sua prestazione di domenica scorsa a Reggio Calabria. «E’ stata la prima partita che ho concluso bene a livello fisico, penso di essere quasi in forma al 100%». Poi sul risultato: «Col mister abbiamo riguardato la gara, il grande rammarico è su quella mezz’ora dopo il nostro vantaggio, quando dovevamo chiudere la partita, sarebbe stato diverso. Dopo il pareggio hanno preso coraggio, e lì è stata più difficile». «Rosina? Non mi sono accorto del suo gesto, l’ho appreso dai giornali. Ma è un caso che non esiste, lui ha pure spiegato tutto, non ce l’aveva con nessuno».AMBIENTE. «Qui mi sto trovando benissimo, ma già a Malles mi ero inserito bene in squadra. Torino è una città bellissima, ed anche l’ambiente lo è». «Mi hanno fatto piacere le parole di Sereni, lo ringrazio». Poi sulle assenze. «Se non ci fosse Diana? Sarebbe un’assenza importante. Ma noi in squadra abbiamo anche altri giocatori di qualità che possono sostituirlo. Ci sono Colombo e Ogbonna ad esempio. Non penso che sarebbe troppo impegnativo per loro esordire con l’Inter, d’altronde hanno tutte le qualità per fare bene senza spaventarsi. E poi io ho esordito col Milan». Quindi sulla squadra: «Dobbiamo prendere coscienza delle nostre qualità. L’autostima e la fiducia vengono con le buone prestazioni, poi anche i risultati arrivano». «Sono d’accordo con De Biasi, bisogna inseguire i propri sogni. I miei sogni individuali? Sono quelli della squadra».

Foto: Maurizio Dreosti