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Bologna, la contestazione degli ultras alla dirigenza: “Amministrazione grottesca”

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A due giorni dalla gara contro il Torino, si accendono gli animi a Bologna. Risale infatti alle ultime ore la contestazione di Forever Ultras 1974 e Freak Boys, che si sono scagliati contro la dirigenza del club rossoblù in un comunicato...

Redazione Toro News

A due giorni dalla gara contro il Torino, si accendono gli animi a Bologna. Risale infatti alle ultime ore la contestazione di Forever Ultras 1974 e Freak Boys, che si sono scagliati contro la dirigenza del club rossoblù in un comunicato condiviso sui social.

L'ATTACCO - L'insoddisfazione degli ultras è "frutto di un processo lungo almeno sette anni", con dei responsabili ben precisi. Tra questi non figura il presidente Joey Saputo, a cui viene riconosciuto il merito di aver cercato un confronto con il tifo già nel 2019, dopo la bruciante sconfitta per mano del Frosinone neopromosso. "In quell'occasione, Saputo fece delle promesse, si impegnò ad attuare dei cambiamenti, ammettendo i suoi sbagli e marcandoli forse anche più di quanto l'avessimo fatto noi: perché è bene capire che il problema, a nostro avviso, non era Saputo, bensì i suoi delegati. Oggi, a distanza di poco più di 3 anni, la situazione non è poi tanto diversa" recita il comunicato.  Sulla graticola invece altri membri del club rossoblù: "Abbiamo visto partire Sabatini, uomo di calcio vero, che nulla aveva ancora fatto per non meritarsi la nostra fiducia, e abbiamo invece visto rimanere i soliti tre personaggi: Claudio Fenucci, Marco Di Vaio e Riccardo Bigon. A loro si imputa (non solo) un percorso sportivo a dir poco insoddisfacente, nel quale generalmente, noi, entriamo poco nel merito, ma in quanto Bolognesi e tifosi del BFC, non possiamo non notare. Le promesse a livello sportivo sono state disattese e ancora di più le promesse sulla ristrutturazione della società".

LA DISILLUSIONE - A due anni da quel confronto però, la situazione non è cambiata secondo i due gruppi della curva del Bologna: "Vedere tanto lavoro spazzato via, nuovamente, da questa grottesca amministrazione societaria ci riempie di una rabbia non nuova. Una città nuovamente divisa a causa di una totale assenza di serietà, leadership, e interesse nel Bologna. Più di una volta abbiamo notato come questa dirigenza sembri fare di tutto per incrementare la disunità di quello che dovrebbe essere il suo pubblico in toto, ammiccando e prendendo contatti solo con la fetta di tifoseria più docile e accomodante". Infine l'appello: "Via i romani dal Bologna! Non c'è più pazienza per le parole di questi tre incompetenti (Di Vaio, Fenucci e Bigon), non c'è più tolleranza verso chi non pensa unicamente che al bene del Bologna. Questo comunicato non è rivolto a Saputo, con cui vogliamo cambiare questa situazione, non contestare il suo operato". La protesta va avanti quindi, ma non intaccherà la presenza al Dall'Ara, vista la volontà di continuare a sostenere la squadra.

 

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