La valanga che ha colpito il calcio italiano ha il colore scuro del fango, nel quale si ritrovano personaggi che fino a ieri erano abituati a spadroneggiare. Come spesso accade in questi casi, saltano fuori retroscena, aneddoti e accuse. Non si sottrae al grande circo mediatico Gino Corioni, che ha fatto grandi cose alla guida del Bologna, nonchè ex presidente di Gianni De Biasi ai tempi del Brescia, prossimo avversario dei granata in campionato. Certo, l'esonero di Rolando Maran peserà come un macigno sulla stagione delle rondinelle che adesso in panchina hanno Zeman a guidarle, fortissimamente voluto dal patron biancoazzurro: otto punti raccolti in nove partite, una media da retrocessione. Dicevamo, gli scandali si susseguono come una valanga che tutto travolge e Gino Corioni attacca il presidente di Lega: "Per me e' chiaro che i due erano complici", ha detto riferendosi al rapporto tra Adriano Galliani e Luciano Moggi. "Certo, si tratta i una mia supposizione, ma quante volte ho detto a Galliani: tu eri in gamba una volta, adesso sono anni che ragioni con la testa di quello di Torino, sei irriconoscibile". Anche la Procura di Brescia ha intanto aperto un'indagine sugli illeciti possibili avvenuti negli ultimi anni nel campionato italiano. All'origine della decisione proprio le dichiarazioni di Corioni a proposito della questione dei diritti Tv ai tempi del consorzio Plus Media Trading, del quale il numero uno del Brescia è presidente. Gli sarebbero state fatte pressioni indebite per abbandonare il progetto, con la minaccia: "Altrimenti finisci in Interregionale".
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Brescia chiamata in causa sullo scandalo
La valanga che ha colpito il calcio italiano ha il colore scuro del fango, nel quale si ritrovano personaggi che fino a ieri erano abituati a spadroneggiare. Come spesso accade in questi casi, saltano fuori retroscena, aneddoti e accuse. Non si...
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